Nuoto

20 giugno 2022: il giorno che l’Italia nuotò nell’oro! Minisini/Ruggiero, Ceccon e Pilato: un tris iridato memorabile

Pubblicato

il

Il 20 giugno è entrato direttamente nella storia dello sport italiano. Ai Mondiali di nuoto di scena a Budapest il vessillo tricolore si è innalzato per tre volte nel giro di un pomeriggio, in una escalation che ha dell’inverosimile.

Ad aprire il menù è stata la coppia composta da Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero nel duo misto tecnico, disciplina del nuoto artistico. Fra i tre successi di oggi forse questo era il più ‘telefonato’, con l’assenza dei russi, ma sfidiamo chiunque a mantenere il sangue freddo dinanzi alle aspettative. Devi essere un campione per riuscirci e Giorgio, già forgiato dal titolo 2017 con Manila Flamini, si è comportato da vero veterano, tranquillizzando la sua compagna in questa avventura e ottenendo un trionfo storico nella disciplina per l’Italia.

Nel pomeriggio arriva Thomas Ceccon a servire una portata da stropicciarsi gli occhi. Già nelle batterie dei 100 dorso di ieri pomeriggio aveva dato impressione di poter firmare un tempo che sarebbe rimasto negli annali, ottenendo il nuovo record italiano in 52.12 rallentando vistosamente negli ultimi 15 metri. Il ragazzo di Thiene ha sbaragliato la concorrenza primo fra tutti lo statunitense Ryan Murphy, che ha visto polverizzato il suo precedente record mondiale, abbassato di 25 centesimi, una infinità. Solo lui e Giorgio Lamberti sono stati capaci tra gli uomini italiani ad abbassare un primato mondiale, e lui accoglie un’impresa del genere con un un sorriso beffardo, quasi a pensare ‘toh, guarda che cosa è successo’.

Nuoto, tutti i record del mondo degli italiani in vasca da 50: Thomas Ceccon è il secondo uomo dopo Lamberti! E le donne…

E per chiudere, l’incoronazione di Benedetta Pilato nel mondo del nuoto internazionale. Era ancora viva la delusione di Tokyo, quando mancò la finale dei 100 rana e qualche malelingua iniziava a pensare che sarebbe stata competitiva solo in una misura non olimpica come i 50 metri. E invece arriva da parte sua una gara rilassata, matura, un ossimoro visto i 17 anni di età, salendo sul tetto del mondo guardando tutte dall’alto, tra cui anche la precedente regina della specialità Lilly King. 

Il 20 giugno è un giorno da ricordare per lo sport italiano: da oggi, per sempre, è il giorno in cui l’Italia nuotò nell’oro.

Foto: LaPresse

Exit mobile version