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Atletica, Eduardo Longobardi show: 20.98 sui 200 a 16 anni, trema il record italiano di Filippo Tortu

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Eduardo Longobardi è definitivamente esploso, l’Italia ha un nome nuovo della velocità. Ad appena sedici anni (spegnerà le prossime candeline a ottobre), l’azzurro si è esaltato ai Campionati Italiani Allievi: ieri il roboante 10.47 sui 100 metri, oggi ha abbattuto il muro dei 21 secondi sui 200 metri. L’allievo di Claudio Licciardello, che si allena a Castelporiziano insieme a Chituru Ali, ha infatti corso un superbo 20.98 all’Arena Civica di Milano, nonostante un vento contrario di 0,5 m/s. Si tratta di una prestazione rimarchevole confezionata da questo ragazzo di origini napoletane, ormai da tempo trasferitosi sul litorale laziale insieme alla famiglia.

In una giornata estremamente torrida e con temperature che hanno rasentato i 35 °C, Eduardo Longobardi non si è tirato indietro e ha confezionato un autentico show, piacendo nell’impostazione della curva e sul rettilineo lanciato. L’azzurro, che si sta preparando per gli ormai imminenti Europei Under 18, ha sfiorato il record italiano di categoria: si è fermato ad appena sei centesimi dal 20.92 che Filippo Tortu timbrò nel 2015. L’alfiere delle Fiamme Gialle Simoni sta duellando a distanza con il Campione Olimpico della 4×100, visto che ieri non era andato così lontano dal record italiano di categoria detenuto dal brianzolo (10.33 nel 2015).

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Eduardo Longobardi ha demolito il proprio personale di ben 26 centesimi, dopo che in mattinata aveva corso 21.30 nonostante 2,2 m/s di vento in faccia. Oggi ha preceduto Sofian Safraoui (22.03) e Matteo Ragusa (22.32). Il vincitore si è poi raccontato ai microfoni della Fidal: “Ho corso con tanto entusiasmo, puntavo al record italiano ma va benissimo così, ci proverò agli Europei U18 di Gerusalemme: cercherò di vincere la medaglia d’oro, adesso ho il miglior tempo d’Europa. I complimenti ricevuti da Filippo Tortu dopo il 10.47 di ieri mi hanno fatto troppo piacere, è un atleta che ammiro tanto. Lo dedico a Claudio Licciardello, a tutti i miei amici e soprattutto a mio padre. Più 100 o più 200? Mi sento più duecentometrista anche se comunque voglio andare forte anche sui 100. Come De Grasse”.

Foto: Francesca Grana/FIDAL

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