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Atletica, Golden Gala dai due volti per Tortu e Tamberi. Elena Bellò incanta, bene Roberta Bruni, in difficoltà Iapichino
Cala il sipario sul Golden Gala Pietro Menna 2022, rassegna inserita nel prestigioso circuito di Diamond League. Lo Stadio Olimpico di Roma ha fatto da sfondo a tante competizioni di altissimo livello e non sono mancati gli acuti tricolore. Scopriamo com’è andata.
L’esordio non poteva essere dei migliori, con la tripletta azzurra firmata da Francesco Fortunato, Gianluca Picchiottino e Massimo Stano (campione olimpico nella 20 km) nei 3000 metri di marcia. Prestazione positiva anche quella messa a segno pochi minuti dopo da Ayomide Temilade Folorunso, autrice del primato stagionale nei 400 ostacoli (54”84) vinti dall’olandese Femke Bol (53”02) davanti alla giamaicana Janieve Russell ed all’ucraina Anna Ryzhykova.
Tutto facile per il rappresentante dell’isola caraibica di Saint George’s Kirani James nei 400 metri, nonostante un crono non indimenticabile. Rispettivamente secondo e terzo gli statunitensi Vernon Norwood e Michael Cherry, settimo un appagato Edoardo Scotti.
Epilogo amaro per l’astista del Bel Paese Elisa Molinarolo, eliminata a 4.40, mentre la collega Roberta Bruni (laureatasi stamattina in Scienze forestali) ha oltrepassato la misura al terzo tentativo per poi chiudere al secondo posto (4.60) in coabitazione con la britannica Holly Bradshaw. Gradino più alto del podio appannaggio della statunitense Sandi Morris (4.81).
Nei 1500 dominano le etiopi Hirut Meshesha e Axumawit Embaye con un tempo superiore ai 4′, sesta ed ottava le azzurre Gaia Sabbatini e Federica Del Buono. Record stagionale per Filippo Tortu, terzo nei 200 metri alle spalle dell’americano Kenneth Bednarek (20”00) e del sudafricano Luxolo Adams, poco brillanti Fausto Desalu (quarto) e Lorenzo Patta (ottavo).
Spettacolo puro sulla distanza degli 800 metri al femminile, dominati dalla fenomenale diciannovenne a stelle e strisce Athing Mu (1’57”01). Dietro alla francese Renelle Lamote si è piazzata una straordinaria Elena Bellò (1’58”97), capace di sgretolare il proprio personale.
Piatto forte della serata i 200 metri femminili, davvero trionfali per la giamaicana Shericka Jackson, con il record del meeting (21”91). Seconda la connazionale Elaine Thompson-Herah, tre ori agli ultimi Giochi Olimpici (100, 200 e 4×100), terza la britannica campionessa del mondo Dina Asher-Smith. Soddisfatta nonostante il settimo posto la leggendaria Allyson Felix, all’ultima stagione della carriera, quarta piazza per l’oro nei 400 a Tokyo Shaunae Miller-Uibo (Bahamas).
Grande Italia nei 3000 siepi con i personali degli azzurri Ahmed Abdelwahed (8’10”29) ed Osama Zoghlami (8’11”00), rispettivamente sesto e settimo. Prima posizione per l’etiope Lamecha Girma, bravo ad imporsi sul keniano Abraham Kibiwot e sull’altro etiope Getnet Wale.
Delude le attese Gianmarco Tamberi nel salto in alto, terzo alle spalle dell’americano JuVaughn Harrison e del polacco Norbert Kobielski, mentre il salto in lungo femminile premia l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (6.85) con la tedesca Malaika Mihambo (6.79) e la statunitense Quanesha Burks ad occupare gli altri gradini del podio (ottava Larissa Iapichino con un modesto 6.55).
Il lancio del peso incorona il nordamericano Joe Kovacs (21.85), secondo e terzo il croato Filip Mihaljevic ed il polacco Konrad Bukowiecki, Nick Ponzio non va oltre il 20.59 che gli vale la sesta piazza. Tra i discoboli la spunta lo sloveno Kristjan Ceh (70.72) sull’austriaco Lukas Weißhaidinger e sullo svedese oro a Tokyo Daniel Stahl (nono Giovanni Faloci con 55.80).
Doppietta keniana sui 10000 (Nicholas Kipkorir Kimeli batte il connazionale Jacob Krop in 12’46”33, terzo l’etiope Yomif Kejelcha), undicesimo un poco pimpante Yemaneberhan Crippa. Ottava e nona Luminosa Bogliolo ed Elisa Maria Di Lazzaro nei 100 ostacoli vinti dalla cubana Jasmine Camacho-Quinn con il record del meeting (12”37), completano il podio la giamaicana Britany Anderson e l’americana Nia Ali.
Infine i 100 metri maschili, dominati dall’atleta a stelle e strisce Fred Kerley (9”92) complice l’assenza di Marcell Jacobs. Altri due statunitensi alle premiazioni, nello specifico Kyree King e Cravont Charleston, buon sesto posto per l’azzurro Chituru Ali.
Foto: LivePhotoSport