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Atletica, Sebastian Coe sulle atlete transgender: “Tra equità ed inclusione sto dalla parte dell’equità”
Sono destinate a lasciare un rilevante strascico di polemiche le parole di Lord Sebastian Coe, Presidente della World Athletics, pronunciate a Budapest durante i Campionati Mondiali 2022 di nuoto, rassegna di cui è ospite.
Come riporta l’agenzia di stampa ANSA, infatti, Coe, stuzzicato ai microfoni della BBC, ha lasciato intendere di aver intenzione di seguire la linea della FINA, togliendo quindi alle atlete transgender la possibilità di prendere parte alle competizioni interazionali: “Abbiamo sempre cercato il negoziato, senza stigmatizzare – ha detto il presidente -, ma quando arriva il momento di scegliere tra equità ed inclusione sono comunque dalla parte dell’equità, che per me non è negoziabile“.
L’autorità ha quindi focalizzato la sua attenzione sul tema dell’integrità dello sport: “L’integrità dello sport femminile è davvero importante e non possiamo avere una generazione di ragazze che pensano che non ci sia un futuro per loro nello sport. Quindi abbiamo una responsabilità, mantenere il primato e l’integrità delle competizioni femminili è assolutamente vitale. Per questo siamo stati in prima linea nel presentare quei regolamenti che consentono il più possibile la parità di condizioni“.
Coe ha inoltre precisato di voler prendere le future decisioni seguendo le indicazioni della scienza.
Le parole del Presidente della World Athletics arrivano a poche ore di distanza dalla storica decisione della FINA che, su votazione, ha scelto di escludere le atlete transgender dalle gare d’èlite femminili. Secondo le nuove direttive le nuotatrici per accedervi devono aver completato la transizione entro i 12 anni, un’età considerata da molti eccessivamente bassa.
Foto: LaPresse