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Basket NBA, Paolo Banchero: “Voglio giocare per l’Italia. Il Draft? Sono il migliore”
Il Draft NBA 2022 è sempre più vicino. Nella notte tra giovedì 23 giugno e venerdì 24 i migliori collegiali degli Stati Uniti e i più grandi prospetti del basket internazionale faranno il loro ingresso nella Lega dei Giganti. Tra i giocatori in lotta per la prima scelta assoluta c’è Paolo Banchero, proveniente da un’ottima annata da freshman ai Duke Blue Devils e considerato, al pari di Chet Holmgren di Gonzaga e Jabari Smith jr. di Auburn, uno dei prospetti più elettrizzanti dell’intera classe.
Banchero, nato a Seattle ma da padre italiano, è in possesso del passaporto italiano da un paio d’anni ed il nuovo CT Gianmarco Pozzecco ha intenzione di incontrarlo per tentare di arruolarlo in vista dei prossimi Europei. In un’intervista a Sky Sport, il prodotto di Duke ha confermato la sua volontà di vestire l’azzurro: “Ho intenzione di venire in Italia: non so quando esattamente, ma verrò e sarò felice di esserci. La mia intenzione è ancora di giocare per la Nazionale. Sono entusiasta all’idea che sta per iniziare la mia carriera NBA e anche quella internazionale, ne sono felice“.
Interpellato sul suo futuro, che cambierà inevitabilmente in questo fine settimana a causa della chiamata al Draft, non esita a mostrare tutto il suo entusiasmo dei suoi vent’anni da compiere: “Il mio è stato un lungo viaggio per arrivare fino a qui, ho lavorato un sacco per meritarmi tutto questo. Essere qui in attesa del Draft è surreale, ma al tempo stesso sono consapevole che siamo all’inizio e solo dopo inizia il vero lavoro“.
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Banchero non si esprime sulla squadra in cui preferirebbe essere selezionato, anche se in passato è uscita una intervista in cui non ha espresso una gran simpatia per gli Oklahoma City Thunder, squadra che ha ‘usurpato’ la sua Seattle di una franchigia NBA: “Non posso darti un nome specifico, sarebbero tutte un’ottima soluzione per me, ogni squadra ha grandi qualità. Sarò felice ed entusiasta a prescindere da chi mi sceglierà“. E sul fatto se si senta il migliore del Draft, Paolo è sicuro: “Sento di essere il migliore. Ci sono tanti grandi prospetti da selezionare in questo Draft, ma sento di essere in grado di dimostrare il mio valore a ogni livello: so di avere margini di miglioramento enormi“.
Foto: Duke Athletics