Basket: Verona ritrova la Serie A, Tezenis trionfale nella finale playoff di A2 contro Udine

Con la netta vittoria in gara-4 della serie di finale playoff, la Tezenis Verona riporta il basket di Serie A in terra scaligera dopo vent’anni di assenza intervallati da numerose vicissitudini. Niente da fare per l’APU Udine sponsorizzata Old Wild West, che ha ceduto nel tabellone Oro in quattro partite, l’ultima delle quali terminata 83-57.

Al PalaOlimpia la stagione non era nemmeno iniziata troppo bene: leggero ritardo del pagamento dell’iscrizione, 3 punti di penalità. Niente di decisivo, alla fine dei conti, visto il secondo posto in regular season nel girone Rosso, dietro alla sola Givova Scafati (che martedì si giocherà la promozione contro Cantù al PalaMangano in gara-5).

La buona coppia di USA, Karvel Anderson-Xavier Johnson, ha sempre offerto certezze lungo la stagione, vissuta da quasi imbattuta in casa, con un’unica sconfitta prima dei playoff. E la postseason non è stata facilissima.

Non lo è stata perché sono servite cinque gare per liberarsi sia di Mantova che di Pistoia, l’una formazione meno forte, ma rocciosa, l’altra in cerca di un ritorno ai fasti della Serie A a cui aveva rinunciato per propria decisione dopo che il Covid-19 aveva interrotto il campionato 2019-2020.

E poi l’ultimo atto con Udine, il colpo di gara-2, la festa di Spanghero e Casarin, il ritorno nel massimo campionato di Giovanni Pini, il primo impatto di Sasha Grant, la risalita anche di Guido Rosselli, il nuovo ingresso di Francesco Candussi e, finalmente, l’occasione per Lorenzo Caroti. Questo se la squadra rimarrà tale, e con Alessandro Ramagli in panchina. Ci saranno dei cambiamenti, ma oggi a Verona c’è festa. Forse non come ai tempi della Korac, quella vinta con il Pionir di Belgrado diventato una polveriera in fiamme, ma senz’altro da godere. La squadra delle imprese impossibili ne ha combinata, probabilmente, un’altra.

Credit: Ciamillo