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Beach Volley
Beach volley, Mondiali 2022: Rossi/Carambula debuttano oggi. “Obiettivo quarti di finale, siamo andati da Ricardo in Brasile”
Mondiale numero due ma stavolta da giocare sulla sabbia di casa, a Roma, per Enrico Rossi e Adrian Carambula che saranno in campo per il debutto già questa sera contro i gambiani Jawo/Jarra, campioni d’Africa. La coppia azzurra allenata da Ricardo che 11 anni fa, proprio su questi campi, ottenne la medaglia d’argento iridata, ha bisogno di un risultato di prestigio che la rilanci nella classifica mondiale dove Rossi/Carambula, perdendo i punti dei tornei dello scorso anno, sono scesi nel ranking.
Rossi/Carambula partono da quello che fu il risultato più prestigioso della loro prima parte di percorso assieme, il quinto posto iridato ottenuto ad Amburgo nel 2019 e a Roma cercheranno di confermare quanto di buono hanno fatto vedere finora in stagione con il quinto posto nell’Elite di Rosarito e il quarto nel Challenge di Kusadasi. Il lavoro svolto in questi mesi con Ricardo sta comunque dando frutti importanti e la coppia italiana vuole assolutamente risalire la china nel ranking mondiale per partecipare quantomeno alle qualificazioni degli Elite 16 e magari tornare nel tabellone principale in un ranking che si presta a capovolgimenti di fronte repentini.
Non è stata una vigilia facile per gli azzurri, quella del Mondiale di Roma: un malanno muscolare ha costretto allo stop Adrian Carambula che comunque ha recuperato e oggi sarà regolarmente in campo. “Come coppia non ci facciamo prendere troppo dall’emozione – dichiara Enrico Rossi – ma un Mondiale in casa non so cosa possa nascondere. E’ uno dei più grandi eventi che il beach volley possa offrire, l’abbiamo già giocato tre anni fa ad Amburgo ma a Roma sarà diverso e sarà diverso anche rispetto alle World Tour Finals che si tennero sempre qui a Roma nel 2019 ma in quella occasione avevo la febbre ed ero concentrato soprattutto sull’evitare il collasso in campo. Di sicuro ci sarà la componente emozione e potrebbe anche essere una spinta positiva”.
Sei mesi fa Enrico Rossi e Adrian Carambula hanno iniziato l’avventura con Ricardo: è il momento del primo bilancio. “La parte più difficoltosa è stato l’aspetto logistico organizzativo – prosegue Rossi – lui stava cambiando il tipo di vita, si è trasferito dalla Florida al Brasile e noi lo abbiamo seguito vivendo quasi tre mesi a Recife. Siamo ancora in una fase di assestamento perché sono cambiate tutte le figure importanti dello staff. Di sicuro Ricardo ci ha messo a disposizione tutta la sua esperienza e la sua visione del gioco che è piuttosto diversa dalla nostra. Noi ci siamo messi a sua disposizione e il percorso è solo all’inizio, posso dire che stiamo imparando tanto”.
Un girone tutto sommato non impossibile, i tempi dilatati e la possibilità di recuperare senza giocare più di una partita al giorno: questo Mondiale sembra il torneo ideale per esaltare le caratteristiche di Rossi e Carambula. “Non è un girone impossibile – dichiara, secco, il giocatore cesenate – siamo stati inseriti come numero uno del ranking. Dobbiamo comunque fare molta attenzione perché incontreremo i campioni d’Africa, una coppia argentina che ha grandi qualità e poi Bruno, campione olimpico del 2016. Puntiamo al primo posto per avere un sorteggio più abbordabile nella seconda parte del torneo. I tempi lunghi ci avvantaggiano, su questo ho pochi dubbi”.
Enrico Rossi guarda al futuro più immediato e a lunga scadenza. “Mi piacerebbe uscire da Roma senza rimpianti – conclude – arriviamo a questo appuntamento non al meglio fisicamente e dunque ragioniamo una partita a per volta ma la speranza è quella di ripetere quantomeno il risultato di tre anni fa, raggiungendo i quarti. Se non ci riusciremo giocando comunque il nostro beach volley saremo comunque soddisfatti. Dopo Roma dobbiamo ancora studiare bene il programma ma credo che lo step successivo sarà Gstaad, un torneo a cui tutti i giocatori vogliono partecipare”.
Foto Fivb