Beach Volley
Beach volley, Mondiali Roma 2022: Mol/Sorum e Ana Patricia/Duda sono i nuovi campioni
Erano i favoriti e hanno saputo mantenere il pronostico della vigilia, cosa mai semplice quando si gioca un Mondiale lungo una settimana con tantissimi fattori che incidono sul risultato. Anders Mol e Christian Sorum al maschile e Ana Patricia e Duda al femminile sono i nuovi campioni del mondo di beach volley ed entrambe le coppie hanno una bella storia da raccontare.
A Mol e Sorum mancava solo il titolo mondiale per completare un tris fantastico, Mondiale, Olimpiade ed Europeo, riuscito anche ad altre coppie sia nel maschile che nel femminile, ma mai simultaneamente. Oggi i Vichinghi sono campioni di tutto e non può essere altrimenti in un periodo in cui il livello medio del beach volley mondiale al maschile si è alzato enormemente, è presente una coppia dominante, che avrebbe potuto dominare anche in altri periodi storici, frutto di uno strapotere fisico, mentale e tecnico straordinario e senza precedenti.
I “figliocci” di Kvalheim/Maaseide e Kjemperud/Hojdalen, gente che se l’è giocata con statunitensi e brasiliani quando questi movimenti erano dominanti, hanno battuto (ma sarebbe giusto dire dominato) in finale la rivelazione di questo torneo, i brasiliani Vitor Felipe/Renato, coppia ben assortita per età e caratteristiche che oggi, però, non è mai riuscita ad impensierire gli scandinavi che sono stati davanti dal primo all’ultimo punto, imponendosi con il punteggio di 2-0 (21-15, 21-16) al termine di una partita a senso unico.
Brasile anche sul terzo gradino del podio con Andre/George che hanno sconfitto in rimonta 2-1 (15-21, 21-17, 15-11) un altra coppia che difficilmente si poteva pronosticare nella Top4, gli statunitensi Schalk/Brunner, protagonisti di un grande torneo.
In campo femminile Ana Patrici/Duda hanno completato l’opera dimostrandosi la coppia più forte del mondo al momento. Assieme hanno vinto tutto a livello giovanile, quattro trionfi ai Mondiali dal 2014 al 2017, un futuro che sembrava scritto ma per il quale hanno dovuto o forse voluto attendere per crescere a tal punto da poter dominare, sempre assieme, il mondo anche delle grandi. Uscite con le ossa rotte da Tokyo, si sono messe assieme e subito hanno ritrovato l’amalgama dei giorni migliori, regalando spettacolo ed emozioni al pubblico romano.
Oggi in finale hanno vinto in due set ma non hanno dominato perché dall’altra parte della rete c’erano due canadesi toste come Brandie Wilkerson e Sophie Bukovec che non hanno mollato fino all’ultimo pallone, arrendendosi con il punteggio di 21-17 e 21-19 ma uscendo dal Centrale del Foro Italico a testa altissima e con la consapevolezza di poter diventare uno dei top team a livello mondiale.
In una giornata in cui anche il pubblico romano ha riempito le tribune del Foro Italico come non era mai accaduto nei giorni precedenti, l’unica vera nota stonata è stato l’infortunio che ha costretto al ritorno la svizzera Joana Heidrich che era ad un passo, con la sua compagna Vergè-Deprè, dalla conquista del bronzo iridato e che si è accasciata a terra dopo un servizio sul 21-16 e 10-7 lanciando grida lancinanti a causa di un serio problema alla spalla che hanno commosso l’intero stadio. A salire sul terzo gradino del podio sono state le tedesche Tillman/Muller che hanno vinto anche la coppa del fair play restando vicinissime e facendo ombra con un telo alla avversaria sfortunata.
Foto Fivb