Ciclismo
Ciclismo, Campionati Italiani 2022: Filippo Zana trionfa a sorpresa ad Alberobello e agguanta il Tricolore, battuti Rota e Battistella
Edizione molto particolare, con molti assenti e senza un favorito d’obbligo, per i Campionati Italiani di ciclismo su strada al maschile. Ne è venuta fuori dunque una corsa senza padroni e con un vincitore a sorpresa: in terra pugliese al termine dei 237 km con partenza da Marina di Ginosa e arrivo ad Alberobello ad imporsi è Filippo Zana. Bellissimo successo per il 23enne della Bardiani-CSF-Faizanè, pronto al grande passo verso il World Tour (debutterà l’anno prossimo con la BikeExchange), che affronterà con il Tricolore sulle spalle.
Nelle prime fasi di gara si è formata una fuga ad otto che ha visto protagonisti Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Faizanè), Manuele Tarozzi (Bardiani-CSF-Faizanè), Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè), Alessio Martinelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Jacopo Cortese (Mg.K Vis-Color for Peace-VPM), Stefano Gandin (Corratec), Francesco Zandri (Work Service) e Lorenzo Ginestra (Work Service). Bardiani-CSF-Faizanè, squadra più rappresentata nella startlist, ovviamente protagonista ed all’attacco sin da subito.
A dettare il ritmo in gruppo la Eolo-Kometa che ha lasciato un margine massimo di 3′. Martinelli e Cortese hanno perso contatto strada facendo, mentre l’azione della prima ora è stata riassorbita totalmente a circa 50 km dall’arrivo. Da lì si è infiammata la corsa nel plotone.
A prendere l’iniziativa in un tratto di salita la Intermarché-Wanty-Gobert, con Simone Petilli che ha lanciato Lorenzo Rota. Con lui anche Samuele Battistella (Astana), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces) e Andrea Piccolo (Drone Hopper – Androni Giocattoli). Nonostante diversi movimenti nel gruppo principale, sono stati questi cinque ad andar via definitivamente.
Quintetto che si è giocato in una volata ristretta il titolo: battaglia tra Rota e Zana, con il corridore della Bardiani-CSF-Faizanè a spuntarla sulla linea d’arrivo. Terzo Battistella, poi Piccolo.
Photo LiveMedia/Luca Tedeschi