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Ciclismo
Ciclismo, Moreno Moser: “Mi aspettavo di più da Fortunato. Il livello medio al Giro era molto alto”
Nuova puntata di Sport2Day – Speciale Ciclismo, il programma di Sport2U in collaborazione con OA Sport dedicato alla velocità sulle due ruote. Ospite di Francesca Cazzaniga, Moreno Moser, ex ciclista professionista e da poco più di un mese terza voce per Eurosport.
Dopo aver percorso tante strade in bicicletta, il trentino rampollo di una delle famiglie ciclistiche più famose d’Italia da alcuni mesi si è trasferito a Milano per studiare allo IED, indirizzo design della comunicazione: “Sono un po’ spaesato dall’ultima tappa del Giro – racconta –essere cronista è una bellissima esperienza, mi sento privilegiato a poter parlare in quei microfoni, da amante di quello sport soprattutto. Se me l’aspettavo così? Sì, immaginavo già che sarebbe stata una conversazione piuttosto leggera e scorrevole, credo e spero sia andata bene“.
“L’aspetto più bello del raccontare le corse? Poter raccontare il mio mondo, delle dinamiche che non tutti non riescono a percepire non avendolo vissuto, mi piace raccontare quelle meno apparenti, quelle tensioni che possono essere, quelle dinamiche da retroscena. L’aspetto più complicato per ora per me è proprio fare la cronaca, raccontare i fatti secondo per secondo, la cronaca vera nel ciclismo è complicata, è difficile farlo sia nei momenti morti che in quelli più concitati”.
Moreno ha appeso la bici al chiodo dal 2019 e ora si trova a raccontare le imprese di alcuni corridori con cui ha condiviso parte della sua carriera: “Appena passi dall’altra parte non senti molta differenza, io cerco di essere molto obiettivo, con alcuni ex compagni ho ancora la chat di gruppo di quando correvamo insieme. Queste tre settimane del Giro d’Italia mi hanno lasciato consapevolezza di dover crescere ancora, nonostante abbia ricevuto molti commenti positivi. Ma credo di poter migliorare molto e di poter dare un po’ di più“.
“Il Giro è stato bello, l’unica tappa che mi ha annoiato è stata quella slovena – continua Moreno – perché avevamo creato molta aspettativa di qualcosa che poi non è accaduto. Il Giro non può essere solo la lotta per la maglia rosa, non basta più guardare come si guardava una volta: perchè i corridori erano molto più forti degli altri, ora il livello medio dei corridori è molto alto. Questi sono retroscena che, quando li capisci, sono belli, il Giro non è noioso”. “Hanno sorpreso Hindley, Nibali, Pozzovivo… mi aspettavo qualcosa in più da Fortunato: ha chiuso 15esimo e non è un risultato sufficiente per una squadra, ma ho apprezzato il commento del team positivo nei confronti del ciclista”.
Questo e molto altro, nella video intervista integrale che vi proponiamo di seguito.
LA VIDEO INTERVISTA A MORENO MOSER
Foto: Lapresse