Seguici su

Ciclismo

Ciclismo: si terrà in Italia il primo Mondiale di gravel. Pozzato: “È un grande riconoscimento”

Pubblicato

il

È arrivata oggi l’ufficialità: l’8 e il 9 ottobre prossimi in Veneto si terrà la prima edizione del Mondiale di gravel professionistico, al maschile e al femminile. Ad organizzarla PP Sport Events, la società di cui è direttore generale Filippo Pozzato.

Il commento del presidente dell’UCI David Lappartient: “Dopo il lancio di una UCI World Series, i primi UCI Gravel World Championships rappresentano un passo importante nello sviluppo di una disciplina in rapida crescita che risponde al desiderio di una parte sempre maggiore della popolazione di tornare alla natura. I miei ringraziamenti vanno agli organizzatori di questo evento, che consentirà ad alcuni dei migliori gravel rider di tutto il mondo di gareggiare in una competizione di alto livello nella bellissima regione italiana del Veneto”.

Le parole di Pozzato: “Essere i primi ad organizzare il mondiale di questa specialità è un grande riconoscimento, ci gratifica di tutto il lavoro svolto e allo stesso tempo ci stimola a dare il meglio di noi stessi. Dopo essere stati i primi ad organizzare una corsa gravel per professionisti nel 2021, ora possiamo dire di essere i primi ad organizzare un mondiale. Questo per me è un motivo di grande orgoglio, tanto più che condivideremo questo primato con il Veneto, la mia regione, una terra che ha innumerevoli bellezze da offrire”.

Prosegue: “Voglio ringraziare l’Unione Ciclistica Internazionale per la fiducia che ha riposto in noi, quello che riceviamo è un segnale molto importante per me e per i miei collaboratori. Un ringraziamento per il loro sostegno va anche alla Federazione Ciclistica Italiana e alla Regione Veneto, nella persona del governatore Luca Zaia. Io credo molto nel gravel perché è un modo nuovo e divertente di pedalare, ha attirato molti nuovi praticanti verso lo sport della bicicletta e rappresenta un mezzo ideale per scoprire le bellezze dei nostri territori da un punto di osservazione finora poco esplorato. Oltretutto costituisce un indotto rilevante per l’industria del ciclismo e per l’economia legata al turismo, e questo non guasta affatto”.

Foto LiveMedia/Luca Tedeschi

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità