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F1, attenta Ferrari! Se gli errori di Montecarlo dovessero perpetuarsi, potresti perdere Charles Leclerc!

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Charles Leclerc è l’uomo a cui la Ferrari ha affidato una missione, quella di riuscire dove Fernando Alonso e Sebastian Vettel hanno fallito, ovvero riportare il titolo mondiale a Maranello. Ormai sono trascorsi 15 anni dal palpitante successo iridato di Kimi Räikkönen nel 2007. Vero che in passato il Cavallino Rampante ha dovuto affrontare astinenze anche più lunghe (famigerata quella intercorsa tra il trionfo di Jody Scheckter nel 1979 e l’affermazione di Michael Schumacher nel 2000), tuttavia quello attuale è il secondo digiuno più lungo di sempre.

Nel monegasco c’è piena fiducia, tanto che nel 2018 si decise di anticipare la sua promozione dalla Sauber, affidandogli poi di fatto le “chiavi del team” già a fine 2019, al termine di una stagione in cui le sue prestazioni non erano risultate inferiori a quelle di Vettel, ormai da un lustro punto di riferimento della squadra. Dal canto suo, il pilota del Principato è stato ben felice di sposare la causa ferrarista, alla quale si è dedicato anima e corpo, cercando di tirare fuori il massimo da monoposto orripilanti (SF1000) o meno competitive delle concorrenti dirette (SF21).

Il 2020 e il 2021 hanno rappresentato due anni “persi” dal punto di vista dell’assalto all’Iride, soprattutto a causa del naufragio tecnico in cui è incappata la Scuderia. Ora, però, il Cavallino Rampante si è pienamente ripreso. La F1-75 è una vettura all’altezza del blasone del team e soprattutto in grado di lottare per il Mondiale. Contemporaneamente, Leclerc si è ormai imposto come un top driver, dimostrando di essere probabilmente il migliore del lotto sul giro secco, ma in generale dando riprova di essere dotato del quid che può fare la differenza tra l’ottimo pilota e il fuoriclasse.

F1, la Ferrari ha una macchina da Mondiale. Ora anche squadra e dirigenza devono rivelarsi tali

Proprio per questo, a Maranello bisogna fare attenzione. I rapporti umani e professionali non sono scontati, ma possono variare a seconda delle circostanze. D’altronde anche il più idilliaco dei matrimoni può terminare con un burrascoso divorzio. Non è certo quanto sta accadendo ora, a dispetto del tentativo da parte di certi addetti ai lavori britannici di montare un caso sull’insofferenza palesata da Charles dopo i clamorosi errori del muretto box a Montecarlo. La relazione Lord Perceval-Ferrari è al momento solidissima.

Però è anche vero che Leclerc di pazienza ne ha già avuta tanta. Il Cavallino Rampante ha investito fortemente su di lui, che dal canto suo ha sopportato un biennio di sofferenza nella speranza di trovarsi per le mani una monoposto da titolo a partire dal 2022. In tal senso, l’auspicio si è concretizzato, ma l’auto da sola non basta a vincere un Mondiale. Servono anche un pilota e un management all’altezza. Il primo c’è, il secondo ancora non si sa.

Il monegasco attendeva questo momento dal 2019 e sa di essere potenzialmente un Campione del Mondo. Cionondimeno, la Ferrari deve ora essere in grado di supportare adeguatamente l’uomo su cui ha scelto di puntare con decisione ormai tre anni fa. Se questo non dovesse accadere, allora potrebbero aprirsi scenari inattesi. Charles ha un contratto sino alla fine del 2024, che può ovviamente essere esteso anche oltre. Però, se la Scuderia di Maranello dovesse continuare a palesare lacune, siano esse gestionali o tecniche, chi esclude che il talentuoso ragazzo del Principato non possa decidere di prendere altre strade?

Ogni pazienza ha il suo limite e quale team manager non vorrebbe un pilota del calibro di Leclerc su una propria vettura? Votarsi a una missione è lodevole, ma al tempo stesso non si può chiedere a chi vi si dedica di sacrificarsi in eterno. Soprattutto se quel qualcuno, per quanto paziente e fedele, è costretto a sopportare una frustrazione dopo l’altra, vedendo contemporaneamente attorno a sé delle alternative concrete per raggiungere gli obiettivi preposti.

In altre parole, se Ferrari ha scommesso su Leclerc e lui si è dimostrato all’altezza delle aspettative, ora è il turno del Cavallino Rampante di rivelarsi all’altezza del talento di Charles. Se così non dovesse essere, non si potrebbe biasimare il monegasco se a partire dal 2025 dovesse decidere di sposare altre cause, abbandonando al proprio destino quella Rossa.

Foto: La Presse

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