Formula 1
F1, Charles Leclerc verso la penalità in Canada? L’affidabilità fa soffrire la Ferrari
Peggio di così proprio non poteva andare. Il GP di Azerbaijan è stato un autentico disastro per la Ferrari e i presupposti erano ben diversi. Al termine delle qualifiche dell’ottavo round del Mondiale 2022 di F1, la Rossa poteva contare sul monegasco Charles Leclerc in pole-position e su un Carlos Sainz che, pur quarto, sembrava più confidente con la macchina.
Ottimismo poi trasformatosi in negatività visti i ritiri per problemi tecnici delle due F1-75: Sainz fermo al nono giro e Leclerc al ventesimo, quando guidava la corsa. Per l’iberico si parla di un problema al brake-by-wire e relativo alla parte idraulica della macchina; per Charles invece il motore è andato in fumo. Una situazione difficile da accettare e probabilmente il pezzo da pagare per aver compiuto uno step di potenza importante da un anno all’altro, ma non ancora assorbito sul fronte dell’affidabilità.
A esprimersi così era stato lo stesso Mattia Binotto (Team Principal della Ferrari) e le sue parole alla BBC di una Rossa che puntava a combattere per il titolo piuttosto che per la vittoria effettiva sono state una sorta di premonizione. Sì, perché la scuderia di Maranello per i tanti problemi evidenziati nelle ultime gare si sta dimostrando non da Mondiale. Pur avendo una vettura competitiva e un pilota in grandissimo spolvero (Leclerc), le possibili vittorie di Barcellona, Montecarlo e di Baku, si sono tramutate in appena un quarto posto e due zeri. Al cospetto di una Red Bull competitiva a tutti i livelli e con una coppia di piloti molto in palla, si pensa al prossimo weekend in Canada con tanto pessimismo.
Su una pista dove il motore conta moltissimo, Leclerc molto probabilmente non potrà usare la power unit 2 e vedremo se si deciderà di adoperare la terza unità con la specifica 1 oppure quella con ICE rinforzato, che però finora non ha dato i risultati sperati. Dal momento che il monegasco a Baku stava usando il turbo n.3, questo potrebbe portare a una penalità qualora ne fosse impiegato un nuovo.
Foto: LaPresse