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Formula 1
F1, Ferrari: ora la penalità è quasi certa. Già due power-unit utilizzate, il regolamento parla chiaro
Una situazione molto difficile per la Ferrari. Il GP di Azerbaijan, ottavo round del Mondiale 2022 di F1, avrebbe dovuto essere quello della riscossa per la Rossa, ma è diventato una sorta di incubo. Il doppio ritiro delle due vetture di Maranello fa male perché la Red Bull ha completato la propria doppietta e vola nelle classifiche piloti e costruttori, con Max Verstappen sempre più leader.
Il team di Milton Keynes si è portato a casa una corsa in carrozza, sfruttando le uscite di scena delle monoposto di Carlos Sainz e di Charles Leclerc, dando una conferma della propria velocità associata all’affidabilità, aspetto quest’ultimo gravemente insufficiente per la Rossa. Una valutazione negativa anche per il precedente di Barcellona e lo stop per Leclerc.
La preoccupazione è molto anche perché il regolamento non concede sconti rispetto al tema “consistenza“. Nei fatti, ad andare in fumo nel caso di Charles è stata la seconda unita che disponeva anche nel turbo n.3. Da valutare la situazione per Sainz, visto che si è parlato di problema di natura idraulica.
Le norme parlano chiaro: tre power unit in un anno, altrimenti 10 posizioni in griglia di partenza di penalità per ogni sostituzione. Un aspetto decisamente importante, con 12 gare ancora da disputare, mentre Red Bull è perfettamente in linea con la tabella.
Foto: LaPresse