Formula 1
F1, GP Azerbaijan 2022. A Baku saper leggere la corsa è fondamentale. La Ferrari imparerà dai suoi errori?
La Formula Uno ha tirato il fiato prima del doppio impegno che caratterizzerà i prossimi due weekend, durante i quali è programmata peraltro una trasferta intercontinentale. Il Circus si appresta a ripartire affrontando il Gran Premio di Azerbaijan, nell’ostico tracciato di Baku. Da queste parti l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Letteralmente, perché la pista è una delle più insidiose dell’intera stagione. Oltre a un lunghissimo rettilineo, i connotati distintivi del contesto sono rappresentati da diverse curve cieche a 90°, nonché da una tortuosa sezione in salita nella “città vecchia”. Insomma, l’ideale per generare situazioni anomale.
Le cinque edizioni disputate sinora nella capitale azera hanno dimostrato come sia fondamentale saper leggere la corsa, allo scopo di sfruttare al meglio le circostanze. Al riguardo, siamo reduci da un GP in cui la Ferrari ha preso una sonora batosta proprio su questo tema. I madornali errori strategici di Montecarlo hanno fatto sì che la Scuderia di Maranello gettasse alle ortiche la propria superiorità, servendo la vittoria su un piatto d’argento alla Red Bull, la quale non si è fatta problemi ad accettare l’inaspettato regalo. Un appuntamento favorevole al Cavallino Rampante ha invece visto il Drink Team guadagnare terreno sia nel Mondiale piloti che in quello costruttori.
“Sbagliando si impara” recita un vecchio adagio popolare. È verissimo, questo processo di apprendimento è generalmente efficace, a patto di capire come e perché si è errato. Invece in Ferrari si commettono svarioni tattici da anni e la situazione non sembra migliorare. Viene da chiedersi come sia possibile che un top team incappi il più delle volte nella scelta peggiore possibile. Misteri della F1. C’è solo da sperare che gli schiaffoni morali impartiti dal GP di Monaco siano serviti da “sveglia” per trovare finalmente la quadra del cerchio tattico.
La partita per il Mondiale è ancora apertissima, poiché Max Verstappen e Charles Leclerc sono separati da 9 punti. Viene però da chiedersi quale ruolo potranno recitare i rispettivi compagni di squadra. Pur trattato da seconda guida, Sergio Perez è ora a sole 15 lunghezze dall’olandese. Dunque, matematica alla mano, è a tutti gli effetti un pretendente al titolo! Invece Carlos Sainz, pur messo su un piano di parità rispetto al team mate, è a -38 dal leader della classifica generale.
Una sorta di paradosso, che genera un quesito molto interessante. Come si comporteranno Red Bull e Ferrari con i propri piloti di lingua ispanica? Il Drink Team continuerà ad avere un numero uno e un numero due o cambierà politica? Viceversa il Cavallino Rampante proseguirà a non stabilire gerarchie? Per esempio, sarebbe curioso se si ripetesse la situazione del 2021, quando Verstappen si ritirò e vinse, appunto Perez… Il messicano uscirebbe da Baku con più punti dell’olandese!
Forse è questo il tema principale di un Gran Premio storicamente imprevedibile, dove può accadere davvero di tutto. Sarà fondamentale l’abilità di farsi trovare pronti a rispondere alle mutevoli situazioni proposte dalla corsa.
MONDIALE PILOTI (7 GP SU 22)
125 – VERSTAPPEN Max (Red Bull)
116 – LECLERC Charles (Ferrari)
110 – PEREZ Sergio (Red Bull)
84 – RUSSELL George (Mercedes)
83 – SAINZ Carlos Jr. (Ferrari)
50 – HAMILTON Lewis (Mercedes)
48 – NORRIS Lando (McLaren)
40 – BOTTAS Valtteri (Alfa Romeo)
30 – OCON Esteban (Alpine)
15 – MAGNUSSEN Kevin (Haas)
MONDIALE COSTRUTTORI (7 GP SU 22)
235 – REDBULL
199 – FERRARI
134 – MERCEDES
59 – MCLAREN-Mercedes
41 – ALFA ROMEO-Ferrari
40 – ALPINE-Renault
17 – ALPHA TAURI – RedBull
15 – HAAS-Ferrari
7 – ASTON MARTIN-Mercedes
3 – WILLIAMS-Mercedes
Foto: @RACINGPICTURES