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Formula 1
F1, i problemi di affidabilità della Ferrari: un grande incremento di prestazioni porta a delle conseguenze
Tanti tra gli appassionati e gli addetti ai lavori stanno sottolineando i problemi di affidabilità della Ferrari, alla base del doppio stop delle due Rosse a Baku, sede dell’ottavo round del Mondiale 2022 di F1. Sul tracciato cittadino azero, infatti, ci si attendeva una riscossa delle due F1-75, ma alla fine a festeggiare è stata ancora una volta la Red Bull.
Scuderia di Milton Keynes autrice di una doppietta, con Max Verstappen vincitore e Sergio Perez secondo, mentre il monegasco Charles Leclerc e lo spagnolo Carlos Sainz hanno terminato la loro avventura al 20° e 9° giro. Ci si sta interrogando sui motivi di questa debacle e le ragioni sono molte. C’è chi parla di problemi di surriscaldamento o chi di scelta della MGU-H poco azzeccata (n.1) per il logorio del componente.
Partendo però da quanto ha dichiarato Mattia Binotto, la constatazione è la seguente: la Ferrari può lottare per vincere le gare, ma difficilmente potrà vincere il campionato. Questo perchè? Come sottolineato dallo stesso Team Principal, la Rossa ha avviato un processo deciso di evoluzione dal 2021 al 2022 comportante un incremento di prestazioni notevole soprattutto sul piano motoristico. Allo stato attuale delle cose, con i propulsori congelati nella parte termica, la Ferrari può sfruttare un vantaggio di circa 7/8 cavalli sulla concorrenza, per quanto riporta la stampa tedesca del settore.
E’ chiaro quindi che questo andamento in crescendo abbia avuto degli effetti collaterali non del tutto previsti. Pertanto, le certezze necessarie per puntare all’iride non potevano esserci già in questo 2022 proprio per il punto di partenza iniziale, che come tale richiede un percorso così lungo. La domanda però a conclusione è la seguente: può la Ferrari permettersi un programma a lungo termine per l’importanza che ricopre?
Foto: LaPresse