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F1, la Ferrari balza in testa a una classifica, ma è quella dei ritiri! La Mercedes invece è indistruttibile

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Dopo il Gran Premio di Azerbaijan c’è quantomeno una classifica in cui la Ferrari ha prepotentemente preso il comando delle operazioni. Si tratta, purtroppo, di quella dei ritiri! La Scuderia di Maranello è infatti diventata la squadra che ha collezionato il maggior numero di “Did not finish” nella stagione in corso. Chiaramente non si parla solo di problemi meccanici, bensì di qualsiasi genere di abbandono nel corso della gara, compresi gli incidenti.

Per ben 5 volte una monoposto del Cavallino Rampante non è giunta al traguardo dopo aver preso il via in un GP. In tre casi fermata da guasti e in due come conseguenza di uscite di pista o contatti. Inizialmente la testa della poco ambita graduatoria dei “DNF” era comandata dalla Red Bull, ma da Imola in poi entrambe le vetture di Milton Keynes hanno sempre raggiunto la bandiera a scacchi. Al contrario, le Rosse hanno visto moltiplicarsi i propri abbandoni. Si tratta indubbiamente di un altro segnale di come la F1-75 abbia un altissimo potenziale troppo spesso non sfruttato.

Il dato realmente inquietante però è un altro. Se restringiamo il campo esclusivamente ai problemi di affidabilità, notiamo come il pianeta Red Bull abbia cominciato malissimo il 2022 con Red Bull e Alpha Tauri a collezionare ben cinque guasti nell’arco delle prime tre gare. Da Imola in poi, però, nessuna vettura del Drink Team o della squadra sorella ha più patito una noia meccanica o elettronica tale da costringerla al ritiro. Al contrario, sia la Ferrari che le sue “associate” sono improvvisamente diventate fragilissime. La prova? Otto degli ultimi dieci ritiri legati a rotture di componenti riguardano monoposto spinte da power unit Ferrari. Solo un’anomalia statistica, oppure siamo in pieno allarme rosso (è proprio il caso di dirlo)?

F1, i problemi di affidabilità della Ferrari: un grande incremento di prestazioni porta a delle conseguenze

A margine bisogna rilevare una dinamica estremamente interessante. La Mercedes avrà tanti problemi da risolvere, ma la proverbiale efficienza tedesca (in questo caso con forte ascendente britannico) non si smentisce mai. Sinora le Frecce d’Argento hanno sempre visto la bandiera a scacchi. La W13 non sarà un progetto riuscitissimo sul piano delle prestazioni, ma in termini di affidabilità e solidità porta a scuola tutte le avversarie, con sedici arrivi al traguardo su sedici!

CLASSIFICA RITIRI DOPO BAKU
5 – FERRARI
4 – HAAS
4 – ALFA ROMEO
3 – RED BULL
3 – ALPHA TAURI
3 – ASTON MARTIN
2 – WILLIAMS
2 – ALPINE
2 – MC LAREN
0 – MERCEDES

CLASSIFICA GUASTI IN GARA DOPO BAKU
3 – FERRARI (Spagna, Azerbaijan x2)
3 – ALFA ROMEO (Miami, Spagna, Azerbaijan)
3 – RED BULL (Bahrain x2, Australia)
2 – HAAS (Monaco, Azerbaijan)
2 – ALPHA TAURI (Bahrain, Arabia Saudita)
1 – WILLIAMS (Monaco)
1 – ASTON MARTIN (Azerbaijan)

Foto: La Presse

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