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F1, la FIA chiarisce la nuova direttiva sul porpoising: valori d’altezza “congelati” delle vetture

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La notizia importante è quella di un cambiamento regolamentare in F1. La Federazione Internazionale, dopo gli allarmi legati al porpoising di Baku, ha deciso di prendere posizione a riguardo, emanando una direttiva che indicherà alle scuderie con effetto immediato già dal GP del Canada, a quanto pare, in che direzione lavorare per ridurre lo sgradito pompaggio aerodinamico di cui diversi piloti, soprattutto in Mercedes, si erano lamentati.

Una direttiva che, come si legge sul sito della FIA, avrà un focus su due aspetti:

1. Un esame accurato del fondo in relazione alle sollecitazioni sull’asfalto, con un controllo più attento delle tavole e degli skid, sia in termini di design che di usura.

2. L’introduzione di una metrica, basata sull’accelerazione verticale della monoposto, che fornirà un limite accettabile di oscillazioni verticali. L’esatta formula matematica per questa misura è ancora in fase di analisi da parte della FIA e tutti i team di F1 sono stati invitati a contribuire alla realizzazione di questo processo.

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La Federazione, posteriormente, ha spiegato come verranno dunque effettuati i controlli secondo la metrica citata, allo scopo di monitorare le oscillazioni e verificare che il porpoising sia accettabile per la salute dei piloti. In altre parole, i dati di ciascuna monoposto saranno raccolti durante tre giri consecutivi ad andatura veloce, senza l’utilizzo dell’ala mobile, effettuati nel corso delle prime sessioni di libere (FP1 e FP2). Nel caso in cui i commissari sospettino che il racing driver abbia girato volutamente più lento della potenzialità della monoposto, potranno richiedere che la sequenza venga ripetuta per avere una certezza sul feedback.

Dopo la sessione di libere 3, le scuderie presenteranno alla FIA una scheda di conformità, contenente tutti i parametri interessati, abbinati al valore di oscillazione, che dovrà rispettare i limiti. Superati i controlli, verranno “congelati” i valori di altezza, regolazione di molle e ammortizzatori, e la configurazione aerodinamica stessa della macchina, che dovranno corrispondere con quelli riportati nella scheda per il resto del fine-settimana di gara. L’unica eccezione riguarda condizioni meteorologiche particolari tra le FP3 e le qualifiche. In quest’ultimo caso saranno ammesse delle variazioni.

A questo punto vedremo in che misura questi cambiamenti andranno ad alterare i valori in pista, visto che tanti piloti hanno manifestato non poche perplessità.

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