Formula 1
F1, Valsecchi: “Ferrari macchina migliore, Leclerc superiore a Verstappen in qualifica. Montecarlo? Andava rispettata la regola n.1”
Ormai un decennio fa, Davide Valsecchi si laureò campione della GP2. Correva l’anno 2012 ed il pilota nativo di Erba sembrava avere tutte le qualità per compiere il grande salto in F1. Nonostante diverse trattative, il sogno tuttavia non si è mai realizzato: colpa di uno sport dove per sfondare o sei un fenomeno oppure devi portare una valigia piena di soldi e sponsor per la squadra che ti ingaggia. Valsecchi non era inferiore a tanti piloti che hanno calcato le piste del Mondiale di F1, tutt’altro. Il classe 1987 intraprese così nel 2013 la carriera da commentatore tecnico per SkySport, ruolo che ricopre tutt’ora e per il quale viene molto apprezzato dalla stragrande maggioranza degli spettatori, in particolare grazie a degli interventi precisi, interessanti, ma al tempo stesso anche schietti e mai banali. Con Valsecchi abbiamo analizzato l’avvio di stagione sulle montagne russe della Ferrari.
La Ferrari al momento è la macchina migliore?
“Secondo me la Ferrari ha la macchina migliore in questo momento. Però non dobbiamo darlo per scontato. Ad esempio a Imola e Miami la Red Bull aveva qualcosa in più, poi la Ferrari a Barcellona e Montecarlo ha portato aggiornamenti ed è tornata la macchina migliore come ad inizio stagione. Non dobbiamo auto-convincerci che sarà sempre così. Arriveranno piste dove la Ferrari non sarà favorita. Già Baku sarà un bel banco di prova con due lunghi rettilinei, poi in Canada sarà dura, le piste più ostiche saranno Spa e Monza. In curva la Ferrari è la macchina migliore, la Red Bull invece è più forte sul rettilineo, ma poi ha meno grip aerodinamico: l’abbiamo visto chiaramente nel terzo settore a Barcellona e poi a Montecarlo, dove è stata costantemente più lenta della Ferrari. Poi ha vinto la gara, ma è un altro discorso“.
Dopo gli aggiornamenti portati a Barcellona, la Ferrari è migliorata anche in rettilineo?
“La Ferrari è migliorata dopo gli aggiornamenti a Barcellona, però si è gareggiato su piste che non ce lo hanno fatto capire per davvero, a Montecarlo rettilinei non ce ne sono. La Ferrari era superiore sia in Spagna sia a Monaco, ma ha perso entrambe le gare. Però se hai la macchina più veloce, alla fine Leclerc le gare le vincerà, deve solo stare tranquillo“.
Il Mondiale si deciderà sullo sviluppo.
“Gli aggiornamenti saranno decisivi, lì bisogna essere infallibili. Si porteranno 2 o 3 grossi aggiornamenti durante la stagione e bisognerà essere certi che funzionino. Alla Red Bull hanno già dimostrato di essere bravi in questo, poi c’è Verstappen che sinora è stato perfetto“.
Pensi che il Budget Cap verrà realmente applicato? E chi effettuerà i controlli?
“Ho sempre pensato che il Budget Cap sia utopistico, forse azzardato: chi controlla? E come si farà con i fornitori esterni? La FIA manderà un commercialista per ogni squadra? Non so come faranno. Però vista la battaglia che stanno facendo i team-principal per alzare la soglia, penso che qualcuno li stia controllando, altrimenti non sarebbero così preoccupati. Spero che alla fine non finisca come il fair play finanziario nel calcio“.
La Ferrari sin qui ha raccolto meno di quello che avrebbe dovuto?
“Sì e no. Gli avversari hanno avuto tre ritiri importanti per problematiche tecniche. Certo che la vittoria di Montecarlo è stata quella davvero buttata via. Andavano talmente forte e avevano la fortuna/bravura di trovarsi primi e secondi quando la gara si è complicata per la pioggia. Lì hanno fatto tutto male. Penso che quello di Monaco sia l’unico rimpianto vero. La Ferrari l’anno scorso si sognava di vincere, sono stati bravi a tornare a questo livello, Leclerc è un fenomeno al sabato: avere il pilota forte serve. Adesso devi giocarti il Mondiale e non puoi buttare le opportunità perché sbagli la strategia. Spero non accada più“.
Cosa non ha funzionato a Montecarlo?
“L’errore di Montecarlo è stato grande perché dei super-professionisti sono andati in confusione. Con le conoscenze che abbiamo noi, sapendone molto meno, forse in quella situazione non avremmo fatto così male. Sono andati completamente nel pallone. Red Bull è stata brava, ha imbrogliato le idee di tutti con una strategia aggressiva. Però a Montecarlo la regola n.1 è di non fermare mai il pilota che è primo, perché tanto lì è impossibile superare. Ancora non me ne capacito perché lo abbiano richiamato per montare le intermedie. Io piuttosto gli avrei fatto tenere le gomme da bagnato per tutta la gara“.
Max Verstappen e Lewis Hamilton si equivalgono, ce lo hanno dimostrato. Charles Leclerc è al loro livello?
“In qualifica sicuramente è al livello di Verstappen e Hamilton, forse rispetto a Verstappen è anche meglio, invece è presto per dire che sia meglio di Hamilton, perché l’inglese ha fatto cose sensazionali in carriera in qualifica. Il monegasco ha quella freddezza nel giro secco all’ultimo tentativo che hanno avuto solo i migliori della storia. In gara invece arriverà al livello di Verstappen e Hamilton quando diventerà campione del mondo, perché lì acquisisci più certezze e consapevolezza nei tuoi mezzi. Verstappen ad esempio è molto più forte rispetto all’anno scorso, perché il titolo iridato gli ha dato tranquillità. Leclerc deve vincere ancora un po’ di gare per diventare il più forte in tutto. Una cosa che gli manca alla domenica è incidere di più nella strategia della squadra. Hamilton quante volte lo ha fatto? Abbiamo sempre detto che l’inglese era un trascinatore. Ecco, magari a Montecarlo Leclerc avrebbe potuto dire alla squadra che non voleva rientrare per montare le intermedie“.
In Red Bull i ruoli sono ben chiari, con Sergio Perez seconda guida assodata. Carlos Sainz invece non si sente tale: alla lunga può rivelarsi uno svantaggio per la Ferrari?
“Può essere, però sinora non abbiamo ancora assistito ad una scena in cui a Sainz viene chiesto di far passare Leclerc, quindi non possiamo sapere come si comporterà. A Montecarlo non è vero che ha infranto gli ordini di scuderia come dicono in tanti. Nello stesso giro gli hanno detto prima di rientrare ai box, poi di rimanere fuori dopo che lo spagnolo aveva spiegato che la pista si stava asciugando rapidamente. Le critiche a Sainz sono state ingiuste“.
Il Mondiale verrà deciso anche quest’anno in volata?
“Io penso che si deciderà all’ultima gara, ed è quello che vogliono anche i proprietari americani. Leclerc e Verstappen si equivalgono, alla fine la spunterà chi avrà la macchina un po’ meglio dell’avversario“.
Sei diventato famoso e apprezzato come commentatore su SkySport. Eppure quanto è grande il tuo rimpianto per non aver mai avuto la chance da pilota di F1?
“Mi dispiace molto, perché lo meritavo, ma forse non abbastanza come questi giovani fenomeni di adesso. A volte ci penso e mi dico che sarei stato un pilota normale in F1. Questi ragazzi sono di un’altra pasta. Verstappen e Leclerc secondo me segneranno una nuova era, li vedremo anche fra 5-6 anni insieme a Russell“.
Foto: Lapresse