Editoriali
Ginnastica ritmica, i ‘contentini’ non cancellano la vergogna: Italia derubata nella gara vera, i doppi ori di specialità sanno di presa in giro
La ginnastica ritmica è stata per un decennio abbondante il terreno di conquista prediletto della Russia: cinque trionfi di fila alle Olimpiadi (da Sydney 2000 a Rio 2016), cinque vittorie consecutive nel concorso generale dei Mondiali (2015-2021), dieci sigilli su undici edizioni degli Europei (dal 2001 al 2021, ma va tenuto conto che nel 2020 non parteciparono a causa della pandemia). In questo lungo arco di tempo, l’Italia è stata capace di ritagliarsi il suo spazio e di ottenere risultati strepitosi come le tre vittorie ai Mondiali (2009, 2010, 2011) e i due bronzi alle Olimpiadi di Londra 2012 e Tokyo 2020.
Le Farfalle sono sempre state meravigliose, ma in più occasioni si sono lamentate dei responsi delle giurie, che spesso hanno impedito alle nostre portacolori di ottenere risultati migliori: il podio negato a Pechino 2008 per fare spazio alla Cina è la dimostrazione più eclatante, ma anche il riscontro di Rio 2016 aveva destato delle perplessità. La Russia appariva superiore, Bulgaria e Bielorussia erano valide… ma, c’era sempre un ma. Le azzurre confezionavano esercizi meravigliosi per ricercatezza coreografica, complessità, difficoltà, esecuzione, capacità di impressionare e destare emozioni. Eppure non bastava mai per vincere.
Giudizi rivedibili e discutibili, fino a ieri pomeriggio, quando si è consumato un vero e proprio furto sportivo. Non ci sono altri termini per descrivere l’ingiustizia che si è materializzata sulla pedana di Tel Aviv: le Farfalle sono defraudate di quello che sarebbe stato un titolo sacrosanto nel concorso generale, la gara più importante e l’unica prevista anche alle Olimpiadi. Alessia Maurelli e compagne sono state semplicemente più forti in pedana, hanno eseguito due esercizi sontuosi e hanno riscaldato gli animi dall’alto di una completezza totale. Si è visto chiaramente quali sono le reali Campionesse d’Europa, ma la giuria si è fatta colpire dal caloroso pubblico sugli spalti e ha premiato Israele in maniera incomprensibile.
Come se le medaglie si dovessero assegnare in base al Paese che ospita l’evento. Anche se a dire il vero non è la prima volta che accade nell’universo della ginnastica ritmica, con alcuni risultati che in passato hanno fatto storcere il naso. Ieri, però, abbiamo assistito a qualcosa di marchiano e che anche un semplice appassionato poteva notare: l’Italia era superiore. Punto e stop. A Israele serviva un esagerato 36.700 ai cinque cerchi per superare le azzurre e addirittura hanno ottenuto 36.950, in modo da chiudere col totale di 69.950 e con tre decimi di margine sulle nostre portacolori. Dopo il 34.000 nel misto e il 33.000 delle padrone di casa con nastri e palle, sembrava oggettivamente fatta. E invece…
Le Farfalle si sono lamentate visibilmente sui social, la capitana Alessia Maurelli ha scritto “le medaglie non sono caramelle” e le compagne di squadra hanno evidenziato gli scandali, dichiarando di essere stanche di stare zitte. Più che legittimo. Oggi hanno conquistato due medaglie d’oro nelle Finali di Specialità, ma si tratta oggettivamente di un “contentino”: la nostra Nazionale è stata sublime e ha ampiamente meritato il doppio titolo, ma la gara più importante era quella di ieri e sono state derubate. Il “risarcimento” non è certo consolatorio.
Per la cronaca, oggi Israele si è fermato a 31.300 nel misto (1.7 punti in meno di ieri…) e a 36.450 con i cerchi (mezzo punto in meno): differenze importanti, non dovute soltanto alle maggiori sbavature viste in pedana… L’unico precedente stagionale in Coppa del Mondo era stato eclatante. Lo scorso 22 aprile l’Italia aveva trionfato a Baku con il punteggio complessivo di 64.600: 33.250 con i cinque cerchi e 31.350 nel misto, mentre Israele si fermò in terza posizione a quota 63.150 (32.750+30.400). Le Farfalle si sono poi imposte anche il 4 giugno a Pesaro con il totale di 68.350 (36.200+32.150), ma in quell’occasione Israele era assente. Entrambe le compagini avevano in precedenza rinunciato alle uscite di Tashkent e Sòfia.
Il problema delle giurie è atavico nella ginnastica ritmica e andrebbe risolto al più presto, perché ne va della credibilità di questo sport. I prossimi Mondiali saranno a Sòfia, dobbiamo attenderci aiuti alla già forte Bulgaria? Meglio prepararsi in anticipo, le Farfalle sono abituate da più di dieci anni, anche se quanto visto ieri a Tel Aviv va oltre l’immaginabile e assume i connotati della rapina con scasso. Il tutto considerando anche le esclusioni di Russia e Bielorussia a causa del conflitto bellico.
Foto: Simone Ferraro/Federginnastica