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Golf: US Open 2022 femminile domani al via, presenti tutte le big. Yuka Saso difende il titolo da giapponese
Secondo Major del calendario femminile in arrivo: lo US Open è pronto a prendersi la scena al Pine Needles Lodge & Golf Club, che si trova a Southern Pines, in North Carolina. Questo percorso, disegnato da Donald Ross, ospita l’evento per la quarta volta, dopo averlo già fatto nel 1996, 2001 e 2007. Si tratta di un par 71 non semplice da affrontare; qui, con i suoi 272 colpi impiegati, Annika Sorenstam mise a segno quello che ancora oggi è un record (condiviso) in termini proprio di colpi impiegati, anche se non di score sotto il par (qui il primato del torneo è dell’americana Juli Inkster a West Point, nel 1999).
Difende il titolo Yuka Saso. Ma c’è una particolarità, nel suo caso: se nel 2021 aveva vinto da filippina, nel 2022 torna da giapponese. Il motivo è presto spiegato, ed è lo stesso che, nel tennis, ha coinvolto in passato Naomi Osaka. Nella sostanza, in Giappone si può avere la doppia cittadinanza soltanto fino ai 22 anni, dopodiché bisogna fare una scelta. Lei, che pure nelle Filippine è nata, ha scelto di seguire la linea di sangue del padre, che è del Paese del Sol Levante. Una scelta, peraltro, anticipata nei tempi, visto che l’ha compiuta a poco più di vent’anni e nel timore che si concretizzasse la possibilità di cambio legislativo in tal senso, con abbassamento dell’età della scelta proprio alla sua.
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Ad ogni modo, non è lei che arriva da favorita, se non altro perché il campo di possibili vincitrici è aumentato a dismisura con la scalata delle europee (a tal proposito, nessuna italiana al via), ma anche con l’ingresso in una fase della stagione che il gruppo sudcoreano sta iniziando a rendere proprio, o quantomeno ci sta provando. Dopo il Chevron Championship sul LPGA Tour si sono alternate come vincitrici Kim Hyo-joo, Ji Eun-hee (nel Bank of Hope Match Play, format diverso), la giapponese Nasa Hataoka, l’americana Marina Alex e l’australiana Minjee Lee.
Tutto questo rende l’idea della difficoltà di trovare una reale favorita. C’è invece una certezza: Michelle Wie, che da sposata ha aggiunto il cognome West, chiuderà in modo definitivo la propria carriera professionistica proprio in questo evento. Esce di scena da volto tra i più riconoscibili della scena femminile, con cinque vittorie sul LPGA Tour e il successo proprio allo US Open nel 2014.
Foto: LaPresse