Atletica
Marcell Jacobs deve togliere la ruggine: primi segnali agli Assoluti, la strada verso i Mondiali è in salita
Marcell Jacobs era comprensibilmente arrugginito ai Campionati Italiani. Il mese abbondante di assenza dalle piste, dovuto all’infortunio al bicipite sinistro, ha chiaramente inciso sullo stato di forma del Campione Olimpico dei 100 metri. Allo Stadio Guidobaldi di Rieti abbiamo visto una copia non brillante del velocista lombardo, capace comunque di conquistare il titolo correndo la finale in 10.12 (da non dimenticare il vento contrario di 0,9 m/s). Lo stop per il problema fisico e i pochi allenamenti svolti nelle ultime settimane hanno chiaramente inciso sulla tenuta dell’azzurro, il quale ha comunque dichiarato la propria soddisfazione per essere tornato in scena e di avere raccolto indicazioni positive.
Marcell Jacobs ha faticato nell’uscita dai blocchi di partenza, ha impiegato tempo nell’alzare i giri del motore, ha tirato un po’ sul lanciato ma senza dare gas e lasciandosi andare nel finale. Il 27enne è parso un po’ imballato e deve ancora ritrovare l’assetto dei giorni migliori, anche se tra batteria e finale ha palesato una progressione in termini tecnici e cronometrici (10.17 nel turno preliminare con brezza a favore). La sensazione è che il Messia dell’atletica italiana sia sulla strada giusta, ma che debba mettere olio agli ingranaggi e che necessiti di un po’ di gare per poter ritrovare la forma granitica dei giorni migliori. Lo stop forzato di 38 giorni dal Meeting di Savona (sua unica uscita prima ieri, con 10.04 regolare) lo sta condizionando.
Marcell Jacobs ha comunque avuto la forza per regolare il giovane baldanzoso Chituru Ali (10.16) e gli altri due Campioni Olimpici della 4×100 (Filippo Tortu autore di 10.24 e Lorenzo Patta fermatosi a 10.28), ma chiaramente c’è bisogno di più se si vorrà essere seriamente protagonisti ai Mondiali di Eugene, ormai distanti soltanto tre settimane. La tappa di Diamond League a Stoccolma, in programma giovedì 30 giugno, assume i connotati dell’esame generale in vista dell’appuntamento più importante della stagione. Il confronto internazionale nella capitale svedese sarà importante per vedere se il nostro portacolori avrà fatto dei passi in avanti rispetto a quanto visto ieri a Rieti e se potrà ancora crescere verso la rassegna iridata.
Fred Kerley ha tuonato un imperiale 9.76 ai Trials, gli altri statunitensi fanno paura, britannici e giamaicani hanno risposto presente, gli africani non mancano. Marcell Jacobs avrà di fronte a sé almeno una decina di avversari estremamente quotati e pericolosi: se vorrà mettersi al collo qualcosa di importante ai Mondiali avrà bisogno di confezionare una magia forse ancora più grande (a livello tecnico) rispetto a quella di Tokyo, quando si è consegnato all’immortalità sportiva.
Foto: Francesca Grana/FIDAL