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Marcell Jacobs e gli allenamenti per il recupero. “Tapis-roulant banana” senza motore e piscina: “in acqua pesa 50 kg”

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Marcell Jacobs si sta sottoponendo a particolari sessioni di allenamento per cercare di recuperare dall’infortunio al bicipite femorale sinistro che lo affligge da ormai un mese e che gli ha impedito di prendere parte a tre tappe di Diamond League. L’auspicio è che il Campione Olimpico dei 100 metri possa tornare in gara in occasione dei Campionati Italiani Assoluti (25 luglio) e puntare dritto verso i Mondiali di luglio a Eugene. Manca un mese all’appuntamento più importante della stagione, fervono i preparativi per cercare di firmare una nuova impresa dopo l’apoteosi di Tokyo.

Il velocista lombardo sta utilizzando uno speciale tapis-roulant lungo un metro e largo mezzo. Il suo allenatore Paolo Camossi ne ha parlato in un’interista concessa al Corriere della Sera: “Si tratta di un tappeto senza motore, sensibilissimo e la velocità la determina solo l’atleta e non la macchina. La base curva aiuta a realizzare quel movimento circolare, rotondo delle gambe e della corsa che è quello a cui puntiamo in pista. Anche qui all’inizio Marcell doveva correre con una falcata poco ampia e frequenze elevate per non farsi male e poi recuperava camminando a passi lunghi per compensare. Adesso raggiunge i 35-36 km/h negli sprint più intensi, la velocità di gara, con delle normali scarpe senza chiodi che non l’aiutano a spingere: è un ottimo risultato“.

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Questo ribattezzato tapis roulant-banana, del valore di 11.000 euro, permette di preparare quella fase di gara che va dai 40 ai 100 metri. Paolo Camossi spiega anche l’utilizzo della piscina presso il centro dell’Acqua Acetosa, dove Marcell Jacobs si è sottoposto inizialmente a delle sessioni in corsia 1, sospeso a un galleggiante in vita e camminando con un elastico sui piedi per tenere la falcata chiusa e delle palette sulle tibie per forzare la spinta e fare lavorare i muscoli: “Prima abbiamo tolto il galleggiante, poi anche l’elastico, cominciando a farlo sprintare senza vincoli e verificando la correttezza dell’appoggio con una telecamera subacquea: quando appoggiava male lo facevamo riposare. In acqua pesa 50 kg invece di 80 kg e il muscolo ha reagito bene“.

Foto: Lapresse

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