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Matteo Berrettini è ancora il Principe di Londra! Secondo trionfo storico al Queen’s, l’erba è sempre più azzurra!
Matteo Berrettini, per la seconda volta consecutiva, è campione all’ATP 500 del Queen’s. Il romano, battendo il serbo Filip Krajinovic per 7-5 6-4, diventa il primo giocatore a fare il bis da Andy Murray nell’accoppiata 2015-2016, ed è inoltre il terzo azzurro più vincente nella storia del nostro tennis con 7 tornei vinti: davanti solo Adriano Panatta e Fabio Fognini. Una performance inattaccabile, quella del romano, alla nona vittoria consecutiva sull’erba e con uno status che, in vista di Wimbledon, si rafforza sempre di più: non si parla solo del numero 1 d’Italia, ma anche di uno tra i più forti al mondo sull’erba.
Il primo game vede già il romano guadagnarsi tre palle break consecutive; sulla prima ha qualche rimpianto dopo aver respinto la discesa a rete del serbo, sulle altre due no. Se ne va anche una quarta nel terzo gioco, ma è con la quinta, sul 2-2, che Berrettini, prendendosi la rete e giocando una stop volley perfetta riesce a strappare la battuta a Krajinovic. Il serbo, però, si riprende subito il maltolto: qualche errore del romano, un paio di iniziative (passante di rovescio e poi discesa a rete) ed è 3-3. Sul 4-4 punto contestato: palla chiamata fuori a Krajinovic, il Falco la determina buona, Berrettini l’aveva però giocata, lo fa capire a James Keothavong (giudice di sedia), che si ravvede, chiama i due giocatori a discussione e riporta a 30-15 la situazione. Il numero 48 del mondo il game lo vince comunque, ma, sul 5-5, è costretto a cedere di nuovo il servizio a 30. Il numero 1 d’Italia è implacabile, a quel punto, e in 53 minuti chiude il discorso set d’apertura.
Dopo qualche momento di tranquillità, per Berrettini giunge il momento di spingere anche nel secondo parziale: sul 2-2 arriva, come un lampo, il momento del break a zero, un po’ per un dritto che continua a fare faville, un po’ per l’errore fatale di Krajinovic con lo stesso colpo. Nonostante la situazione di svantaggio, il serbo non rimane inerte, e anzi in un paio di occasioni riesce ad andare vicino al romano, che però trova già sul 3-2 il servizio come arma risolutiva. Anche sul 5-4 l’azzurro finisce sotto 15-30, ma trova una splendida (e non facile) volée per il 30-30. Arriva poi la prima esterna che vale il match point, quindi la chiusura è affidata, quasi a titolo simbolico, a un ace. Due tornei di fila vinti, due volte di fila vincitore al Queen’s: Matteo Berrettini c’è eccome. Anche Krajinovic, però, la sua impresa l’ha fatta: mai vincitore sull’erba fino ad ora, è arrivato in finale qui.
Al di là dei 14 ace, del 79% di punti vinti con la prima (27/34), di un tonante 38-17 come rapporto vincenti-gratuiti contro l’11-17 di Krajinovic, per Berrettini vale ancora di più un ulteriore discorso: siamo di fronte a un giocatore che, oramai, ha una fiducia assoluta sull’erba e i timori li incute a tutti. Siamo a 33 vittorie e 6 sconfitte sull’erba, 4 titoli su 5 finali. Ed è imbattuto sui prati nel 2022.
Foto: LaPresse