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MotoGP
MotoGP, Francesco Bagnaia ha trovato la quadra con la Ducati. La rimonta su Quartararo è possibile?
“No, non darmi speranza” è una memorabile citazione del personaggio Occhio di Falco nel film “Avengers: Endgame”. La frase in lingua originale (Don’t do that, don’t give me hope) è successivamente diventata un popolare meme di Internet, applicato ai momenti in cui una situazione apparentemente compromessa potrebbe inaspettatamente risolversi nel modo migliore, seppur con una possibilità minima che questo avvenga. Dunque, se una dinamica infelice ormai elaborata può potenzialmente tornare in discussione, un lato dell’animo umano preferisce irrazionalmente che questo non avvenga, per paura di dover rielaborare un trauma apparentemente già cicatrizzato.
È esattamente questo lo stato d’animo in cui versano oggi i tifosi della Ducati e di Francesco Bagnaia. Dopo il brutto inizio di stagione e la caduta di Le Mans, costata 20 preziosissimi punti (più i 2 che sarebbero stati sottratti a Quartararo facendolo scalare di una posizione), Pecco sembrava ormai fuorigioco dalla corsa al Mondiale. Eppure, prestazioni e matematica alla mano, la partita non è ancora chiusa. Dopotutto, il venticinquenne piemontese deve recuperare 41 lunghezze al francese e 33 ad Aleix Espargarò quando restano da disputare dodici gare (sempre che si possa correre in Giappone, altrimenti il totale scenderebbe a undici).
In ogni caso, Bagnaia è ancora pienamente padrone del proprio destino, nel senso che in linea puramente teorica potrebbe recuperare esclusivamente con le proprie forze il ritardo da chi lo precede. Soprattutto alla luce della velocità e della sicurezza trovate in sella alla Desmosedici. Sembra di rivedere il Pecco dominante di fine 2021. È troppo tardi? No, non ancora, però è necessario picchiare come un martello senza voltarsi indietro. Ormai di calcoli non se ne possono più fare, Francesco ha un unico piano, provare a vincere ogni gara restante a cominciare da quella di domani.
Se questa eventualità dovesse concretizzarsi, allora il Sachsenring e Assen si annunciano cruciali. Ducati è senza dubbio la miglior moto del lotto, un vantaggio non da poco per chi sa sfruttarla al meglio come Bagnaia, ma su quei due tracciati rischia di soffrire rispetto a Yamaha. Quindi, marcare punti pesantissimi al Montmelò, superando l’ostica concorrenza dell’enfant du pays e del mai domo Diavolo, è fondamentale. Proprio per rinvigorire quella fiammella di speranza quasi estinta dopo Le Mans, ma sotto sotto ancora viva.
Foto: MotoGPpress.com