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MotoGP, Francesco Bagnaia può essere l’anti-Quartararo. Il Montmelò sarà un’esame di maturità per Pecco
La MotoGP non si ferma, trasferendosi dal Mugello al Montmelò, dove domenica andrà in scena il Gran Premio di Catalogna. Si tratterà di una gara particolarmente interessante perché, finalmente, i valori appaiono definiti. Infatti il GP d’Italia disputato domenica 29 maggio sembrerebbe aver delineato in maniera piuttosto chiara la situazione al vertice della classe regina. Si cercano, quindi, conferme.
Il grande favorito per vincere il titolo 2022 è Fabio Quartararo. Lui, di sicuro, rifiuterebbe tale investitura, conscio di come la sua Yamaha abbia qualcosa in meno della Ducati. Cionondimeno è indubbio come il francese compensi con il suo talento ciò che manca alla sua moto. Il secondo posto del Mugello è da standing ovation, perché ottenere un risultato del genere su una pista oltremodo sfavorevole alla Casa di Iwata, spremendo ogni goccia di competitività della M1, ha dimostrato di quanta classe sia dotato El Diablo. Talento, solidità e una maturità impressionante per un ragazzo di 23 anni sono un mix che pone il transalpino in posizione privilegiata per bissare l’Iride 2021.
Attualmente l’unico pilota potenzialmente superiore a Quartararo è Francesco Bagnaia che, però, è ancora troppo ondivago. La vittoria del Mugello è stata convincente perché arrivata in rimonta, in maniera quindi diversa dalle abitudini. Inoltre rappresenta il miglior modo per risollevarsi dopo il bruttissimo errore di Le Mans. Missione compiuta al 100% in Toscana, però domenica per Pecco ci sarà una sorta di esame di maturità. Il piemontese non ha mai amato il contesto catalano. Dunque, vederlo al vertice anche nel pomeriggio del 5 giugno sarebbe propedeutico a tenere vive le residue speranze di vincere il Mondiale. Recuperare 41 punti in dodici GP è difficile, seppur non impossibile, soprattutto per chi ha la prestazione pura dalla propria.
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La situazione è invece opposta per Aleix Espargarò. Lo spagnolo gode della medesima consistenza di Quartararo, senza però essere dotato dello stesso talento. Il catalano sta già massimizzando il proprio potenziale e quello dell’Aprilia, ottenendo podi a raffica. Tuttavia non può pensare di fare molto più di ciò che sta già facendo, ovvero restare sempre in quota, marcare quanti più punti possibile e sperare di vedere El Diablo incappare in qualche passaggio a vuoto (eventualità che, però, non si verifica dal 2020). A proposito di passaggi a vuoto, può Enea Bastianini essere considerato un pretendente al titolo? Sinceramente più no che sì, in quanto se non vince finisce lontano dalle primissime posizioni (o addirittura a terra).
Ricapitolando, Quartararo è il compromesso ideale tra prestazione e solidità; Espargaro è la sua fotocopia in bianco e nero, dunque meno brillante; Bagnaia è quanto di meglio ci sia sul piano del potenziale, ma sinora lo ha capitalizzato solo un paio di volte; Bastianini è una variabile impazzita che può essere aggiunta al sistema di cui sopra, a seconda dei momenti e dei contesti. Cosa succederà a Barcellona? Non vediamo l’ora di scoprirlo.
MONDIALE MOTOGP (8 GP SU 20)
122 – QUARTARARO Fabio (FRA) [Yamaha]
114 – ESPARGARO’ Aleix (ESP) [Aprilia]
94 – BASTIANINI Enea (ITA) [Ducati Gresini]
81 – BAGNAIA Francesco (ITA) [Ducati]
75 – ZARCO Johann (FRA) [Ducati Pramac]
69 – RINS Alex (ESP) [Suzuki]
65 – BINDER Brad (RSA) [Ktm]
63 – MILLER Jack (AUS) [Ducati]
60 – MARQUEZ Marc (ESP) [Honda]
56 – MIR Joan (ESP) [Suzuki]
Foto: MotoGPpress.com