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MotoGP
MotoGP, GP Catalogna 2022. Una super Aprilia può sfidare le Ducati per la pole. Qual è il vero valore di Yamaha?
Questo pomeriggio sarà compilata la griglia di partenza del Gran Premio di Catalogna di MotoGP. Ormai si è capito come anche nel Motomondiale sia fondamentale qualificarsi al meglio, in quanto sorpassare è sempre più complicato a causa di tutti i dispositivi elettronici che pullulano sui prototipi odierni. Dunque, stare davanti al sabato è determinante per aumentare le proprie possibilità di successo alla domenica. Cosa aspettarsi dall’odierna sessione?
Nelle prove libere di ieri si è vista un’Aprilia assolutamente dominante. Aleix Espargarò e Maverick Viñales hanno infatti chiuso rispettivamente in prima e in seconda posizione la classifica combinata del venerdì. La Casa di Noale non appare un bluff, sia per la competitività espressa nella stagione corrente, sia perché non bisogna dimenticare come il più esperto dei due catalani sia cresciuto letteralmente su questo tracciato. Non a caso Espargarò una pole position da queste parti l’ha già ottenuta nel lontano 2015, quando gareggiava in sella a una Suzuki. Dunque occhio ad Aprilia, perché potrebbe davvero essere un fattore in qualifica.
Va però sottolineato come spezzare l’egemonia di Ducati non sarà affatto semplice. Nell’ultimo anno solare, la Casa di Borgo Panigale ha stampato il miglior tempo in qualifica 15 volte su 19, peraltro con quattro piloti diversi. Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini sembrano in palla, ma anche Jorge Martìn, seppur afflitto dai dolori dovuti a un problema al tunnel carpale, ha spiegato di essere molto determinato. Lui non è propriamente di casa, essendo madrileno, però le dichiarazioni dell’iberico sono assai pugnaci.
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Infine viene da chiedersi quale sia la reale dimensione di Yamaha. Ieri, per la prima volta in stagione, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli si sono espressi su un livello simile. Significa che il francese non ha mostrato tutto il proprio potenziale, evitando di correre rischi inutili, oppure che l’italiano è cresciuto di colpi riavvicinando finalmente i livelli del 2020? Oggi potremmo avere una risposta in tal senso, ricordandoci peraltro di come i due piloti ufficiali della Casa di Iwata si siano spartiti le ultime tre pole al Montmelò.
La variabile impazzita è Alex Rins. Sarà incostante e umorale, ma Barcellona è casa sua e ieri al mattino è stato velocissimo. Poi al pomeriggio è stato uno dei pochi a non migliorarsi, rimanendo comunque nella top-ten provvisoria. Sarà l’ultima volta al Montmelò in sella a una Suzuki, plausibile quindi che voglia lasciare il segno prima di andare chissà dove.
Foto: MotoGPpress.com