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Nuoto, Federico Burdisso per confermarsi nell’Elite mondiale dei 200 farfalla e provare ad avvicinarsi all’alieno Milak

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Solo due giorni ai Mondiali di nuoto che andranno in scena a Budapest, in Ungheria. Un’edizione straordinaria, organizzata in poco tempo dopo lo slittamento delle competizioni di Fukuoka, in Giappone, a causa della variante Omicron del Covid-19. L’Italia arriva nelle acque magiare con molte speranze dalla sua, una delle più luminose è rappresentata da Federico Burdisso.

Lo specialista dei 200 farfalla ha soltanto ventuno anni da compiere il prossimo settembre, ma si è già imposto come uno dei veterani della specialità. Nell’ultimo quadriennio ha ottenuto medaglie sia agli Europei che alle ultime Olimpiadi, arrivando rapidamente nell’élite. Mancherebbe soltanto una affermazione di livello, ma bisogna fare i conti con un certo Kristof Milak.

Il padrone assoluto della disciplina, detentore del record mondiale in 1’50”73, è semplicemente il miglior nuotatore possibile nei 200 farfalla. Dal 2018 in poi nessuno è riuscito ad avvicinarsi ai suoi livelli, facendo incetta di trionfi nella specialità per anni feudo di Michael Phelps: a dimostrarlo, oltre i suoi trionfi, la capacità di abbassare il miglior crono mondiale dello Squalo di Baltimora di quasi otto decimi ai Mondiali del 2019.

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Nell’ultima finale olimpica il divario tra Milak e tutti gli altri è apparso enorme, con l’ungherese che diede quasi due secondi e mezzo a Tomoru Honda, argento, e più di tre secondi a Burdisso. Che sa però di essere tra i migliori e potersi giocare un posto sul podio, provando magari ad avvicinarsi all’alieno dei 200 farfalla che, oltretutto, nuoterà anche fra le mura amiche.

Foto: LaPresse

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