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Nuoto
Nuoto, Mondiali 2022: Francesca Fangio in evidenza nelle batterie dei 200 rana, eliminati Lamberti e Tarantino
Mattinata interlocutoria alla Duna Arena di Budapest (Ungheria), sede dei Mondiali 2022 di nuoto in corsie. La piscina magiara ha offerto un programma di gare che non ha rubato particolarmente l’occhio, ma comunque meritevole di un racconto rispetto a quanto accaduto.
Nelle batterie dei 100 stile libero l’australiana Mollie O’Callaghan, già a medaglia ieri nei 200 sl, ha ottenuto il miglior tempo delle heat di 53.49 a precedere la canadese Penny Oleksiak (53.70) e l’americana Torri Huske (53.72). Niente da fare per l’azzurra Chiara Tarantino che in 55.30 ha stampato il 21° tempo e non sarà in semifinale.
Un destino in comunque, purtroppo, anche per Michele Lamberti nei 200 dorso. L’azzurro in 2:00.92 ha terminato 21° nell’overall mattutino in una graduatoria nella quale l’americano Shane Casas ha toccato la piastra in 1:56.66, facendo meglio dell’australiano Edwards-Smith (1:56.85) e del connazionale Ryan Murphy (1:56.96).
https://www.oasport.it/2022/06/live-nuoto-mondiali-2022-in-diretta-miressi-pronto-a-stupire-curiosita-per-michele-lamberti/
Buone le indicazioni per Francesca Fangio nei 200 rana. La nostra portacolori, nuotando in maniera molto distesa e controllata, ha impostato la sua prova sulla britannica Molly Renshaw (2:25.54), siglando il settimo tempo delle batterie di 2:25.70. Per l’ingresso in Finale l’atleta del Bel Paese cercherà di avvicinare o magari migliorare il suo record italiano di 2:23.06.
Nella stessa specialità al maschile il primatista del mondo, Zac Stubblety-Cook, ha fatto capire subito di voler imporre il proprio marchio, realizzando il miglior crono di 2:09.09, ma la concorrenza è ben presente con l’olandese Caspar Corbeau (2:09.15) e l’americano Charlie Swanson (2:09.36) a seguire da non troppo distante. Non brillantissimo l’olandese Arno Kamminga (2:10.33), ma vedremo nelle semifinali del pomeriggio.
La mattinata è andata in archivio con le heat della 4×200 stile libero donne che hanno visto l’Australia svettare con il crono di 7:47.61 davanti alla Cina (7:49.08) e agli Stati Uniti (7:49.25). Nell’atto conclusivo anche Canada, Ungheria, Brasile, Giappone e Gran Bretagna.
Foto: LaPresse