Nuoto
Nuoto, Mondiali 2022: le speranze di medaglia dell’Italia. Martinenghi e Pilato vogliono l’oro nei 50 rana, tanti podi potenziali
Dal 18 al 25 giugno la Duna Arena di Budapest (Ungheria) sarà teatro di sfide appassionati. I Mondiali di nuoto si apprestano a monopolizzare la scena e la Nazionale italiana vuol rispondere presente. Nelle ultime competizioni a cui ha preso parte, la compagine del Bel Paese ha sempre risposto presente, migliorando i primati di podi precedenti e dimostrando di essere sempre più una realtà. Sarà un campionato iridato molto particolare perché il primo del post “Federica Pellegrini”. La campionessa di Spinea ha deciso di attaccare la cuffia e il costume al chiodo, ma le chance di medaglia in questa rassegna ci sono per il Bel Paese.
Opportunità in larga parte nel settore maschile. Nei 100 stile libero Alessandro Miressi, vincitore del titolo mondiale in vasca corta l’anno passato ad Abu Dhabi, vorrebbe ripetersi, ma sarà molto difficile. L’assenza degli atleti russi sicuramente è un fattore favorevole, per le note vicende legate al conflitto in Ucraina, ma il piemontese dovrà fare i conti con la forza dell’asso amerciano Caeleb Dressel, senza sottovalutare l’ascesa del britannico Lewis Burras e del tedesco Rafael Miroslaw, tutti atleti che hanno abbattuto il fatidico muro dei 48″. Allungando la distanza si va agli 800 e 1500 stile libero e il nome di Gregorio Paltrinieri non si può non farlo. Lui, campione del mondo nel 2019 nelle sedici vasche, farà di tutto per confermare il titolo, ma i rivali saranno molti e alcuni dei quali hanno fatto spavento. Il teutonico Lukas Märtens vanta negli 800 e nei 1500 stile libero il miglior tempo dell’anno al mondo (7:41.43 e 14:40.28) e si propone come il volto nuovo delle specialità citate, ma è chiaro che ci saranno da considerare il titolato connazionale Florian Wellbrock (oro mondiale in Corea del Sud nel 2019 nei 1500 sl), senza sottovalutare il bi-campione olimpico Bobby Finke che a Tokyo stupì tutti.
Considerando i 100 dorso, le assenze di Evgenij Rylov e di Kliment Kolesnikov, ovviamente, aprano degli scenari per Thomas Ceccon, quarto alle Olimpiadi di Tokyo. Il veneto però dovrà guardarsi dalla forte coppia americana formata da Hunter Armstrong (primatista del mondo dei 50 dorso) e da Ryan Murphy che hanno fatto paura nel corso dei Trials, ottenendo i migliori riscontri al mondo del 2022, ovvero 52.20 e 52.46. Per Ceccon il 52.99 agli Assoluti è stato siglato però non al meglio delle condizioni per via del Covid che lo aveva fortemente debilitato nel corso della sua preparazione.
Possibilità di doppietta nei 50 e nei 100 rana, da podio, per Nicolò Martinenghi. Il lombardo guida la graduatoria stagionale dell’unica vasca con il riscontro di 26.49 e non ci sarà il bielorusso Ilya Shymanovich a contrastarlo e ha scelto di rinunciare l’olandese Arno Kamminga, che si dedicherà solo ai 100 e ai 200 rana. Martinenghi dovrà quindi fare attenzione agli americani Michael Andrew e Nic Fink. Nella doppia distanza (100 rana) la situazione è più complicata visto che Fink (58.37) e Andrew (58.51) capeggiano la classifica mondiale del 2022, ma tutti sono molto vicini come certificato dal tempo dell’allievo di Marco Pedoja (58.57). Ci si giocherà tutto sul filo dei centesimi, considerando la pesante assenza per infortunio del britannico Adam Peaty.
Qualche chance potrebbe esserci per Alberto Razzetti nei misti se il ligure riuscisse a riprendere il trend di crescita che in questo 2022 si è un po’ interrotto, tenendo conto delle defezioni di atleti pesanti come il russo Ilya Borodin e del britannico Duncan Scott, costretto a saltare all’ultimo momento i Mondiali per la positività al Covid. Medaglie poi in campo maschile potrebbero arrivare dalle staffette 4×100 stile libero e 4×100 mista, considerando i podi ottenuti a livello olimpico e avendo una rivale in meno come la Russia.
In campo femminile, il cerchio si stringe a due atlete, ovvero Simona Quadarella e Benedetta Pilato. La romana non ha incantato negli 800 e nei 1500 stile libero quest’anno, ma solitamente è la classica atleta capace di nuotare il super tempo quando conta davvero. Servirà però migliorare i propri personali (8:14.99 negli 800 sl e 15:40.89 nei 1500 sl, siglati nei Mondiali 2019 quando vinse l’argento nella prima distanza e l’oro nella seconda). Le avversarie sono molto temibili. Al di là della solita Katie Ledecky che sembra su un altro pianeta (8:09.27 sugli 800 sl e 15:38.99 sui 1500 sl), ci saranno da considerare l’altra americana Katie Grimes, l’australiana Lani Pallister e la cinese Li Bingjie, con quest’ultime due particolarmente performanti negli 800 sl: 8:17.39 per la cinese e 8:17.77 per l’aussie. Un livello molto alto, nonostante alcune assenze tra cui quella dell’australiana Ariarne Titmus e della russa Anastasija Kirpičnikova (out per le vicende politiche già descritte).
Per quanto riguarda la pugliese, i problemi relativi all’evoluzione del proprio corpo sembrano definitivamente messi alle spalle e i riscontri di Riccione negli Assoluti di 29.58 nei 50 rana e di 1:05.70 nei 100 rana lo stanno a dimostrare. Benny, già argento nel 2019 nell’unica vasca, sogna di tingersi d’oro, vantando il miglior tempo dell’anno di 29.58, ma attenzione all’americana Lilly King (29.76), eccellente “garista”. E poi, perché non sperare in una Arianna Castiglioni (29.86) tale da far saltare il banco. Nei 100 rana il background è complesso perché la giapponese Reona Aoki (1:05.19) ha fatto vedere cose eccezionali, per non parlare di King (1:05.32) e della tedesca Anna Elendt (1:05.58). Una concorrenza spietata e per Pilato l’aspirazione di una medaglia passa da un miglioramento sostanziale del proprio personale e del record italiano di Castiglioni (1:05.67). Ovviamente, lo stesso proposito può coltivarlo la lombarda.
Chance da podio, infine, potrebbero arrivare dalla 4×100 mista mixed, considerata soprattutto una Gran Bretagna azzoppata dall’assenza di Peaty, senza contare la Russia fuori dai giochi.
POSSIBILI MEDAGLIE ITALIA
UOMINI
Alessandro Miressi (100 stile libero)
Gregorio Paltrinieri (800-1500 stile stile libero)
Thomas Ceccon (100 dorso)
Nicolò Martinenghi (50-100 rana)
Alberto Razzetti (200-400 misti)
4×100 stile libero
4×100 misti
DONNE
Simona Quadarellla (800-1500 stile libero)
Benedetta Pilato (50-100 rana)
MIXED
4×100 mista
Foto: LaPresse