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Nuoto, Mondiali 2022: Nicolò Martinenghi si tinge d’argento nei 50 rana, medaglia di legno per Paltrinieri negli 800 sl

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Quarta giornata di Finali e semifinali alla Duna Arena di Budapest (Ungheria), sede dei Mondiali 2022 di nuoto in corsie. Il day-4 ha previsto tante gare e di rilievo con riscontri davvero molto importanti.

Pronti, via e nell’atto conclusivo degli 800 stile libero uomini è arrivata un’amara medaglia di legno per l’Italia. Gregorio Paltrinieri non è riuscito a confermare il suo titolo mondiale di tre anni fa, giungendo quarto in 7:41.19 nella prova vinta dal campione olimpico di Tokyo, Bobby Finke (7:39.36, nuovo record americano), a segno con rush finale pazzesco similmente a quanto aveva fatto nei Giochi. A completare il podio il tedesco Florian Wellbrock (7:39.63) e l’ucraino Mykhailo Romanchuk (7:40.05). Ha terminato in sesta posizione Gabriele Detti (7:41.19).

Nei 200 stile libero femminili il titolo mondiale è stato vinto dalla cinese Yang Junxuan (1:54.92) a precedere l’australiana Mollie O’Callaghan (1:55.22) e all’altra cinese Tang Muhan (1:56.25). Nelle semifinali dei 100 stile libero maschili ha pesato l’assenza di Caeleb Dressel e la scena è andato a prendersela un superbo David Popovici (47.13, record del mondo giovanile) che nell’overall ha preceduto il francese Maxime Grousset (47.54) e il canadese Joshua Liendo Edwards (47.55). Bravo Alessandro Miressi che, pur non essendo al top della forma, ha conquistato un onorevole pass per l’atto conclusivo con il crono di 47.89, mentre Lorenzo Zazzeri si è giocato l’ultimo posto utile nello spareggio, dopo aver ottenuto il personale di 47.96 con il magiaro Nandor Nemeth. Esito negativo per il toscano che si è dovuto arrendere (48.04) al cospetto dell’avversario (47.69).

Nuoto, Nicolò Martinenghi sfiora il successo per 3 centesimi: è argento mondiale nei 50 rana

Nei 50 dorso donne Silvia Scalia, per il 27.72 delle semifinali, si è giocata l’accesso alle semifinali come Zazzeri allo spareggio con la britannica Medi Eira Harris (27.72). Riscontro purtroppo anche qui negativo con Silvia che ha siglato il primato italiano di 27.65 (migliorato di un centesimo rispetto al precedente da lei detenuto), ma giungendo alle spalle di Harris (27.56). La migliore del pomeriggio è stata la canadese Kylie Masse (27.22) a precedere l’americana Regan Smith e la francese Analia Pigree (27.29).

Nella Finale dei 200 farfalla uomini uno straordinario Kristof Milak ha stabilito il nuovo record del mondo di 1:50.34, migliorando il limite mondiale precedente di 1:50.73 che già gli apparteneva, mettendosi alle spalle l’ottimo transalpino Leon Marchand (1:53.37) e il giapponese Tomoru Honda (1:53.61). Settima posizione per Alberto Razzetti (1:55.52) che ha cercato di mettere in acqua tutto quello che aveva.

C’era attesa per la Finale dei 50 rana uomini e per tre centesimi è sfuggito l’oro a Nicolò Martinenghi, argento in 26.48 alle spalle dell’americano Nic Fink (26.45), abilissimo nel tuffo a bruciare l’azzurro, imperfetto anche nel tocco conclusivo. Terza piazza per l’altro statunitense Michael Andrew (26.72).

Nelle semifinali dei 200 delfino donne la canadese Summer McIntosh ha centrato il best time di 2:05.79 davanti alle due americane Hali Flickinger (2:05.90) e Regan Smith (2:07.13). Le semifinali dei 200 misti uomini non hanno sorriso a Razzetti decimo in 1:58.02 fuori dalla Finale, anche perché gravato dall’atto conclusivo dei 200 farfalla. Eccezionale, invece, il francese Marchand che in 1:55.75 ha staccato il biglietto per la Finale con il miglior tempo e si è candidato al bis dopo il successo nei 400 misti.

Niente medaglia poi per gli azzurri nella 4×100 mista mixed. Thomas Ceccon (52.26), Martinenghi (57.93), Elena Di Liddo (57.82) e Silvia Di Pietro (53.76) si sono dovuti accontentare della quinta piazza in 3:41.67 nella gara vinta dagli Stati Uniti (3:38.79) davanti all’Australia (3:41.34) e all’Olanda (3:41.54). Prestazione non brillantissima soprattutto di Ceccon che, anche comprensibilmente, ha un po’ subito l’impatto emotivo di quanto è accaduto ieri.

Foto: LaPresse

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