Nuoto
Nuoto, Mondiali Budapest 2022. Alessandro Miressi sfida le stelle della velocità
Il 2021 è stato l’anno della consacrazione definitiva nell’olimpo dei grandissimi della velocità per Alessandro Miressi che non si vuole fermare. Vice campione olimpico con la 4×100 stile libero, bronzo con la 4×100 mista, oro mondiale in vasca corta e argento europeo nei 100 stile libero, il longilineo velocista torinese ha vissuto una stagione fantastica ma non si vuole certo fermare qui.
La crescita nelle ultime stagioni è stata costante: l’exploit di Glasgow con l’oro europeo nei 100 nel 2018, poi l’assestamento ad alti livelli, la pazienza nello smaltire un problema fisico fastidioso e non proprio passeggero e la scelta di gareggiare tanto e di essere protagonista nelle ultime due edizione della ISL, hanno fatto crescere mentalmente Alessandro Miressi a cui manca un podio individuale iridato in vasca lunga per entrare di diritto nel gotha della velocità.
Il Mondiale di Budapest è una grande occasione per Miressi. Le assenze sono pesanti, mancano i russi che spesso hanno battuto lo specialista torinese anche nel passato recente, in particolare Kliment Kolesnikov, bronzo olimpico, manca Kyle Chalmers, argento a Tokyo lo scorso anno, ma non per questo sarà più semplice dare la caccia al podio.
C’è Caeleb Dressel, deciso più che mai a ben figurare nella specialità che lo ha visto esplodere proprio alla Duna Arena, c’è il giovanissimo coreano Hwang Sun-woo che lo scorso anno raggiunse la finale olimpica chiudendo quinto davanti all’azzurro e gli outsider potrebbero essere il francese Grousset, in forte crescita, quarto ai giochi e il padrone di casa Nemeth che lo scorso anno centrò l’accesso alla finale olimpica chiudendo ottavo, senza tenere conto degli altri possibili protagonisti che arrivano da Australia e Stati Uniti.
La prima fase della stagione ha regalato speso grandi soddisfazioni a Miressi nelle ultime stagioni, in particolare lo scorso anno quando, con 47”45 agli Europei di Budapest prese la medaglia d’argento ma soprattutto abbassò sensibilmente il record personale e italiano. Un tempo che, a occhio potrebbe essere più che sufficiente per salire sul podio iridato alla Duna Arena.
Foto Lapresse