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Nuoto, Nicolò Martinenghi e la grande occasione di un Mondiale senza Adam Peaty

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I Mondiali di nuoto a Budapest sono alle porte. Da venerdì 17 giugno la città magiara ospiterà tutti gli sport acquatici; per l’Italia sarà il momento di scrivere un nuovo capitolo, il primo senza la ‘Divina’ Federica Pellegrini ritiratasi da pochi mesi. Il tricolore però ha trovato nuovi protagonisti negli ultimi anni, uno di questi è Nicolò Martinenghi.

Il ventiduenne di Varese è già una vera e propria realtà del nuoto mondiale e nella scorsa stagione è definitivamente sbocciato come uno dei migliori ranisti della sua generazione. A coronarlo definitivamente, ancor più dell’oro continentale, è il bronzo delle ultime Olimpiadi nei 100 metri, alle spalle di Adam Peaty ed Arno Kamminga in una gara dal livello altissimo. Ma in Ungheria il re britannico della rana non ci sarà.

Il recordman dei 50 e dei 100 metri di specialità ha difatti accusato una frattura al dito del piede durante gli allenamenti un mese fa, annunciandolo sul suo profilo Instagram. Uno stop forzato di un mese e mezzo per lui, che gli preclude così la possibilità di difendere il suo trono, conquistato nel lontano 2015 e mai più mollato.

Con l’assenza della stella della rana mondiali, si apre così la caccia per i pretendenti al suo trono. Martinenghi è, assieme all’olandese Arno Kamminga, uno dei pretendenti più accreditati per poter scrivere il proprio nome dopo quello di Peaty nell’albo d’oro, riuscendo in un’impresa in cui nemmeno Domenico Fioravanti, rimasto nella storia con il suo oro a Sydney, è riuscito. Unico peccato è il non poter affrontare anche il britannico, ma siamo sicuri che ci saranno tante altre sfide.

Foto: LaPresse

 

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