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Nuoto, pagelle Mondiali 2022: Nicolò Martinenghi ora è una vera star! Thomas Ceccon e Benedetta Pilato, il futuro è adesso!

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Nuoto, pagelle Mondiali 19 giugno

NICOLO’ MARTINENGHI 9: La favola ha scritto il lieto fine. Cinque anni fa la sua espressione triste accompagnava i due noni posti in semifinale che lo estromettevano dalla finale iridata ma mai avrebbe immaginato che cinque anni dopo, nello stesso teatro, la Duna Arena, sarebbe salito sul tetto del mondo. Ha riscritto la storia sua e del nuoto italiano conquistando il primo oro azzurro mondiale nella rana. Ha completato il cerchio dei podi: ora è salito su tutti quelli delle grandi manifestazioni ma è pronto a ripartire perchè lui di vincere non si stanca mai. L’unica cosa che è mancata oggi è il grande tempo ma oggi, come gli ha detto il suo tecnico Marco Pedoja, contava solo vincere e lui lo ha fatto con grande autorità. Campione vero.

THOMAS CECCON 8: Semplicemente fantastico nei 100 dorso. Per 80 metri lascia addirittura pensare ad un incredibile record del mondo, poi alza il pedale dall’acceleratore ed entra in finale con il secondo tempo ma domani nessuna frenata. Nei 50 farfalla paga un po’ dazio alla stanchezza e un po’ al fatto che ci sono specialisti più forti in finale. Anche qui fatali sono gli ultimi 10 metri ma stavolta non c’è niente di voluto. E’ arrivato il momento di rompere il tabu delle medaglie individuali a livello mondiale.

SIMONA QUADARELLA 7.5: Pilota automatico per 1100 metri e poi un ultimo 400 che lascia ben sperare per la finale di domani. Si corre per l’argento, come sempre quando in vasca c’è un fenomeno come Katie Ledecky che sta bene ma la possibilità di tornare a salire sul podio iridato per la terza volta consecutiva c’è e farlo dove la romana si è presentata al mondo con un fantastico bronzo iridato cinque anni fa sarebbe ancora più bello.

BENEDETTA PILATO 8: I 100 rana non sono ancora la “sua” gara ma pian piano lo stanno diventando. Al mattino soffre ma è una delle poche giustificate visto che di mattina lei va a scuola e ancora non si allena. Di Pomeriggio vince la sua semifinale con un tempo sotto l’1’06”. Quanto basta per prenotare un posto tra le grandi domani. Ci proverà.

ARIANNA CASTIGLIONI 5: Illude, forse anche se stessa, al mattino e poi ancora una volta, come era accaduto in vasca corta, al pomeriggio si spegne sul più bello, confermando una discontinuità che le impedisce di decollare ad altissimi livelli. Serve un lavoro sulla resistenza e probabilmente anche a livello psicologico perchè i numeri ci sono per essere tra le big della specialità. Ci riproverà nei 50.

MARGHERITA PANZIERA 5: Una finale a 1’00” era alla portata della veneta che è lontana dalla condizione che la portò sul podio europeo in questa specialità un anno fa in questa piscina e la finale della gara veloce resta un sogno.

SILVIA SCALIA 6: Serviva una super prestazione per centrare la prima finale mondiale in carriera. Brava a centrare il passaggio del primo turno, brava per 50 metri in semifinale ma poi i 100 sono sempre troppo lunghi per lei ma sui 50 può fare molto bene.

MARCO DE TULLIO 6.5: Soffre al mattino dopo i due 400 e le tante energie mentali spese ieri, poi al pomeriggio dà il meglio e chiude con un tempo molto vicino al personale, sfiorando l’ingresso in finale. La sua condizione sarà utile per la staffetta.

STEFANO DI COLA 4.5: Irriconoscibile lo specialista dei 200 stile libero. Non entra mai realmente in gara ed esce di scena al primo turno, con la semifinale che si raggiungeva con tempi per lui abbordabili. Allarme rosso per la staffetta 4×200.

Foto Lapresse

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