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Nuoto, pagelle Mondiali 2022: Thomas Ceccon e Benedetta Pilato da 10 e lode! Quadarella e il dejavù di Tokyo 2020

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Nuoto, pagelle Mondiali 20 giugno

THOMAS CECCON 10 E LODE Record del mondo e oro iridato. Fino a ieri pomeriggio era un sogno e probabilmente comprendeva solo il titolo mondiale. Ora è realtà grazie ad un ragazzo che fin da giovanissimo ha mostrato doti fisiche da fenomeno, che ha impiegato il tempo che serviva per maturare, che ha la testa da campione e che sa benissimo dove può arrivare. L’allenatore (Alberto Burlina), le scelte (doveva fare per forza i 200 misti), i comportamenti (guascone, a volte stranito): le critiche non sono mai mancate ma lui è stato più forte di tutto e ha dimostrato con i fatti che aveva ragione lui. Dove può arrivare? Lontano, molto lontano.

BENEDETTA PILATO 10 E LODE Sì, è campionessa del mondo dei 100 rana. proprio lei, quella che a un certo punto non ne poteva più delle domande sui 100 rana. Ha vinto con la cattiveria, con la determinazione, con la tattica che non dovrebbe caratterizzare una ragazza di 17 anni che però è cresciuta a “pane e Duna Arena”. Qui ha disputato la ISL due anni fa in piena pandemia, staccandosi dalla famiglia per due mesi, qui ha stabilito il record del mondo lo scorso anno nei 50 rana, diventando campionessa europea, qui ha fatto capire che chi vorrà vincere, da ora in poi, anche sui 100 dovrà fare i conti con lei. Non è stata la gara più veloce di sempre, qualche grande protagonista non era al meglio ma bisogna cogliere l’attimo e lei lo ha fatto in modo straordinario.

SIMONA QUADARELLA 4 Incomprensibile anche per lei la gara anonima sui 1500 metri. Molto peggio rispetto a Tokyo dove pure fu quinta ma lottando e dando l’impressione di potersela giocare fino ai 1000 metri. Qui il crollo è stato verticale e immediato. Il tempo della semifinale sarebbe bastato per essere lì a giocarsi una medaglia ma la romana non lo ha nemmeno avvicinato. Cosa sia accaduto lo si scoprirà solo nei prossimi giorni. la speranza è che, come a Tokyo, Simona si riprenda e possa essere protagonista negli 800. Arrivare a Roma con due batoste del genere sarebbe molto pericoloso.

ALBERTO RAZZETTI 7.5 In finale nei 200 farfalla con il personale a due giorni di distanza dal flop nei 400 misti. Tutto si potrà dire di Alberto Razzetti ma non che non abbia un carattere da campione. Con le unghie e con i denti strappa quel quarto posto in semifinale che serve per entrare in finale. Non è da medaglia perché il livello è stratosferico ma un altro miglioramento domani (in mezzo a batterie ed eventuali semifinali dei 200 misti) sarebbe un grande risultato.

GIACOMO CARINI 6.5 Va vicino al suo personale in una semifinale velocissima. Supera il primo turno abbastanza in scioltezza e poi se la gioca con grinta e determinazione. E’ 12mo al mondo, un risultato di altissimo spessore per un atleta che ha avuto un buco temporale di almeno un quadriennio e che ora sembra ritrovato e può dire la sua e provare a puntare alla finale in un contesto europeo.

NICOLO’ MARTINENGHI 8 L’oro dei 100 non gli ha tolto concentrazione ed energie. Sa di avere l’occasione per scrivere una pagina indelebile di storia del nuoto italiano e non vuole farsela sfuggire. Miglior tempo in batteria, miglior tempo in semifinale nei 50 rana. Una consapevolezza nei propri mezzi e una grande fiducia. Il varesino parte da favorito ed ha le spalle larghe per non farsi condizionare. Domani vuole dimostrare di essere il più veloce.

SIMONE CERASUOLO 7.5 E’ il tuo primo Mondiale, vieni bloccato dal Covid nell’immediata vigilia, ti rilasciano il giorno prima dell’inizio delle gare, parti in tutta fretta, arrivi a Budapest, entri in vasca e fai ottavo in batteria e quinto in semifinale non lontano dal personale in un Mondiale. E’ una delle belle storie di Budapest 2022 quella dell’imolese che domani andrà a disputare la sua prima finale iridata nei 50 rana. Applausi per lui e se solo ci sarà una possibilità proverà a farsi trovare pronto. Già migliorare il personale, in queste condizioni, sarebbe un risultato straordinario.

GABRIELE DETTI 6.5 Il risultato lo porta a casa e non era affatto scontato. Nella piscina che lo vide trionfare al Mondiale di cinque anni fa ingaggia una battaglia con Romanchuk e Wellbrock nella batteria degli 800 e alla fine si trova staccato di oltre un secondo dai primi due. In finale cambierà tutto e magari, con una condizione fisica finalmente buona e senza problemi fisici, si rivedrà finalmente il Gabriele Detti dei giorni migliori.

GREGORIO PALTRINIERI 7 Ha voluto anche mettere la mano avanti rispetto a Finke che gli ha negato il secondo oro olimpico a Tokyo. Una gestione apparentemente facile di quella che parrebbe essere diventata la sua gara preferita in vasca: poca spesa e molta resa per il modenese che domani proverà a fare il colpaccio.

Foto: LaPresse

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