Nuoto

Nuoto, risultati batterie Mondiali: bene Martinenghi e Ceccon, Razzetti e Galossi fuori dalla finale, 4×100 a fari spenti

Pubblicato

il

Conclusa la prima giornata di batterie dei Mondiali 2022 di nuoto. Nella Duna Arena di Budapest (Ungheria) un programma ricco di gare con gli azzurri che hanno alternato buone prestazioni ad altre non altrettanto positive, come è anche nella logica delle cose in una competizione del genere.

I 200 misti donne ad aprire e nessuna italiana al via. Sono stati gli Stati Uniti a mettersi in luce con il duo Alex Walsh (2:09.41) e Leah Hayes (2:09.81) a ottenere i migliori due crono e a far capire di esserci per i turni successivi. Tanta fatica per la campionessa di casa, Katinka Hosszu (2:11.77), che ritroveremo in semifinale (11° tempo), ma a cui servirà un cambio di passo deciso per la qualificazione all’atto conclusivo.

400 stile libero e Finale per Marco De Tullio, niente da fare per Lorenzo Galossi. Il pugliese ha staccato il biglietto per l’ultimo atto con l’ottavo tempo di 3:46.47, non entusiasmando soprattutto per l’ultimo 100 metri messo in mostra. Di grande personalità invece la prova di Galossi che, probabilmente anche esagerando nel passaggio di metà gara (1:51.88), ha fatto fatica a completare l’opera e a ripetere il suo best time stagionale (3:45.93). Il 12° tempo in 3:47.19 l’ha purtroppo condannato. Peccato per il classe 2006 nostrano, che però avrà sicuramente altre occasioni per rifarsi.

https://www.oasport.it/2022/06/live-nuoto-mondiali-2022-in-diretta-record-italiano-di-ceccon-nei-50-farfalla-de-tullio-e-4×100-sl-in-finale-di-liddo-e-martinenghi-ok-delude-razzetti/?refresh_ce

Ritroveremo in semifinale Elena Di Liddo che ha ben nuotato le batterie dei 100 delfino in 57.97 (nono tempo), con l’americana Torri Huske (56.82) unica ad abbattere il muro dei 57″. A proposito di barriere infrante, straordinario Thomas Ceccon nelle batterie dei 50 farfalla. In una gara che il veneto interpreta più per divertimento che per altro, ha tirato fuori un 22.88 pazzesco, migliorando il suo primato di 23.22 e soprattutto il record italiano di Piero Codia (23.21), diventando il primo italiano a realizzare un crono al di sotto dei 23″. Desta sensazione dunque che il nostro portacolori abbia realizzato il secondo tempo al centesimo delle heat al pari del fuoriclasse americano Caeleb Dressel nell’overall comandata dall’atleta di Trinidad e Tobago, Dylan Carter (22.87).

400 stile libero donne senza Ariarne Titsmus (primatista del mondo) e Simona Quadarella e l’americana Katie Ledecky ha battuto un colpo nuotando in batteria un crono al di sotto dei 4′ di 3:59.79 a precedere la canadese Summer McIntosh (4:03.19) e le due australiane Lani Pallister (4:03.71) e Kiah Malverton (4:03.74). La fuoriclasse statunitense è apparsa di un’altra categoria.

Tutto facile per Nicolò Martinenghi nelle batterie dei 100 rana: quarto l’azzurro nel computo totale in 59.06 e senza mai forzare. Il miglior riscontro è stato dell’olandese Arno Kamminga in 58.69 davanti agli americani Nic Fink (58.81) e a Michael Andrew (58.96). In semifinale ci sarà da divertirsi. Delusione per Alberto Razzetti che con il nono tempo delle heat dei 400 misti (4:13.72) non ha centrato il pass per la Finale, nuotando molto lontano dai suoi migliori riscontri (4:09.91). Batterie nelle quali il francese Marchand (4:09.09) ha fatto vedere una condizione notevolissima e potrebbe fare il colpo a discapito del giapponese Seto e degli americani Foster e Kalisz.

Per quanto riguarda le staffette, nella 4×100 sl donne senza l’Italia l’Australia ha ottenuto il miglior tempo di 3:33.74 a precedere gli Stati Uniti (3:35.23) e il Canada (3:35.34). Nella prova maschile Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo hanno gestito forse un po’ troppo con il tempo di 3:13.13, ma sono entrati comunque in Finale con il sesto riferimento nelle heat in cui gli Stati Uniti hanno messo in mostra una compattezza molto importante (3:10.80). Sarà complicato per gli azzurri andare a podio, nonostante l’assenza della Russia, dal momento che Australia, Ungheria, Gran Bretagna e Canada sono apparse decisamente agguerrite.

La mattinata si è chiusa con lo spareggio tra Piero Codia ed il polacco Czerniak per ottenere la qualificazione alle semifinali dei 50 delfino e purtroppo l’azzurro (23.40) con un arrivo imperfetto si è giocato l’opportunità, con l’avversario a precederlo (23.38).

Foto: LaPresse

Exit mobile version