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Formula 1

F1, perché Charles Leclerc è stato penalizzato 10 posizioni e rischia di partire ultimo in Canada

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Charles Leclerc dovrà scontare una penalizzazione di dieci posizioni sulla griglia di partenza del GP del Canada 2022, tappa del Mondiale F1 che va in scena sul circuito di Montreal. Il motivo è presto detto: la Ferrari ha deciso di sostituire la centralina sulla monoposto del monegasco, montando la terza unità di questa stagione. Il regolamento prevede che ogni pilota abbia a disposizione soltanto due centraline e che, quando ne installa delle nuove oltre il quantitativo previsto, incappi in questa penalità.

La Scuderia di Maranello ha deciso di seguire questa via in seguito al ritiro di Baku dovuto a problematiche tecniche. Un’opzione maturata dopo la disputa delle prove libere sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, ricordiamo che Charles Leclerc aveva concluso la FP2 in seconda posizione a 81 millesimi di distacco dalla Red Bull di Max Verstappen. Il motivo specifico della sostituzione non è stato svelato e ora la Ferrari si trova di fronte a un ulteriore bivio: sostituire anche il turbo, montando la quarta unità (sulle tre massime previste), e incappare in altre dieci posizioni di penalità? A quel punto non è escluso che la scuderia di Maranello monti anche una quarta power-unit completamente nuova, il che le consentirebbe di avere due propulsori nuovi da qui a fine stagione (il terzo utilizzato ieri nelle prove libere e, appunto, l’eventuale quarto). 

F1, Charles Leclerc cambia la centralina sulla Ferrari: 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza

In quest’ultimo caso Leclerc si troverebbe costretto a partire dall’ultima posizione e sarebbe chiamato a una rimonta per cercare di limitare i danni, ma avrebbe a disposizione una centralina e un turbo freschi insieme alla nuova power unit (la terza sulla tre previste dal regolamento prima di incappare in retrocessioni). Gli uomini guidati dal team principal Mattia Binotto ci penseranno e decideranno il da farsi in prossimità delle qualifiche.

Foto: Lapresse

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