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‘Saranno Campioni’: Tommaso Marini, il talento del fioretto che sembrava smarrito e che ora delizia il mondo

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Sembrava proprio che il talento di Tommaso Marini fosse all’improvviso smarrito, dopo i primi trionfi internazionali nelle categorie cadetti e juniores del fioretto. Sarà stato qualche problema di maturazione, o forse la pandemia, ma il 22enne non riusciva più a ritrovarsi. Fino a questo inizio di stagione, quando ha rispolverato tutta la classe che Madre Natura gli ha concesso.

Marini è un altro prodotto della scherma marchigiana, che tanti campioni ha sfornato nel recente passato. Nato ad Ancona il 17 aprile del 2000, Tommaso ha iniziato nel 2009 nella sua prima società, il Club Scherma Ancona. Dopo qualche anno si è trasferito al Club Scherma Jesi, dove ha iniziato gli allenamenti con la pluri-medagliata campionessa di fioretto Giovanna Trillini. Attualmente è tesserato per il gruppo sportivo della Polizia di Stato (Fiamme Oro).

E pensare che la scelta della scherma arrivò quasi per caso. Tommaso iniziò a fare nuoto perché doveva allargare un po’ la cassa toracica, ma dopo due anni volle cambiare disciplina ed era indeciso tra tennis e scherma. Alla fine ha fatto sicuramente la scelta migliore…

I principali punti di forza dell’anconetano sono il non sentire l’ansia da prestazione, l’avere tanta consapevolezza ma allo stesso tempo umiltà, e soprattutto saper sfruttare la sua pregevole altezza (194 centimetri) contro gli avversari.

Come già detto, gli straordinari risultati nelle categorie giovanili si contano a grappoli, tra cui spiccano un oro (Plovdiv) ed un bronzo europeo (Bourges) tra i cadetti nell’individuale; un oro europeo (Foggia) e un argento mondiale (Verona) – sempre nell’individuale – tra gli juniores, conditi da un argento e due bronzi a squadre. Tutte medaglie ottenute tra il 2016 e il 2019.

Con l’arrivo della pandemia (la scherma è stato uno degli sport più colpiti essendo praticato in spazi chiusi), “Tommi” – come lo chiamano tutti – sembrava avere smarrito le motivazioni, ma forse il punto di svolta a livello mentale è avvenuto ad ottobre dello scorso anno, quando il dorico vinse il Torneo Satellite di Copenaghen, ritrovando quella consapevolezza di cui aveva bisogno.

Infatti, in questa stagione agonistica e con l’inizio del nuovo ciclo olimpico, stiamo assistendo ad una vera e propria esplosione di Marini tra gli Elite: due vittorie (Belgrado e Incheon) e un terzo posto (Plovdiv) in Coppa del Mondo nelle gare individuali, mentre al debutto nella prova a squadre (assieme all’altra “matricola” Guillaume Bianchi) ha contribuito ad ottenere una tripletta di vittorie consecutive tra Parigi, Belgrado e Plovdiv. Con questi exploit, Marini è salito fino al numero 14 del ranking mondiale e d’ora in poi avrà accesso diretto nei main draw delle tappe di World Cup.

Proprio il giorno del suo 22esimo compleanno, Marini si è regalato la prima vittoria in Coppa del mondo individuale a Belgrado. Speriamo che possa regalarsi (e regalarci) anche i metalli pesanti a Parigi 2024, sotto la guida del ct Stefano Cerioni.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI SARANNO CAMPIONI

Maurizio Contino

Foto: Bizzi/Federscherma

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