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Scacchi, Torneo dei Candidati 2022: alta tensione in un quinto turno dai tanti sapori

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Il Torneo dei Candidati 2022 forse non è ancora giunto al punto di svolta, ma sicuramente sta avendo un’evoluzione interessante. Pochi avrebbero scommesso su Ian Nepomniachtchi, e invece il russo sta facendo faville fino a questo momento. Ed è davanti con merito, ma per lui ora viene la sfida: gestire.

Comincerà con Hikaru Nakamura. L’americano è uno di quelli con cui per certa misura soffre, avendo un bilancio di 2-5-3 almeno in classico (dal conteggio sono escluse le enormi quantità di partite rapid giocate dal vivo o via internet). Tra i due, ultimamente, è emersa una facile tendenza a giocare la Difesa Siciliana in molte sue declinazioni: stante il carattere scacchistico dei due, c’è da credere che non ci sarà poi troppa noia sulla scacchiera in quel di Madrid.

Fabiano Caruana insegue, e deve farlo con particolare attenzione: sfidare l’ungherese Richard Rapport, per l’italoamericano, può sempre essere fonte di partite quantomeno curiose. Dalla sua, però, lo sfidante iridato del 2018 ha una statistica: il 3-3-1 a cadenza classica. Quell’1, però, è recentissimo, e viene dal Tata Steel Masters di Wijk aan Zee, in cui è caduto un tabù di durata più che decennale.

Scacchi: Ian Nepomniachtchi sconfigge Alireza Firouzja e guida da solo il Torneo dei Candidati 2022

L’azero Teimour Radjabov e Ding Liren, due che del punto intero hanno assolutamente bisogno, si conoscono già da diverso tempo, vista la loro esperienza ormai di un certo peso. I precedenti dicono 2-7-1 per l’attuale numero 2 del mondo. Nelle ultime uscite i due si sono divertiti a cambiare più volte aperture, o meglio l’ha fatto Radjabov quando ha avuto il Bianco. Resta da capire dove porterà la solidità dei due in questo confronto.

Gioventù in cerca di gloria: Alireza Firouzja deve riscattare la sconfitta con Nepomniachtchi, ma di fronte non gli verranno certo fatti regali dal polacco Jan-Krzysztof Duda. Il francese, però, un vantaggio ce l’ha: 4 vittorie su 5 confronti a cadenza normale, con un’unica patta. Anche rapid e blitz, peraltro, i due non tendono mai a pattare. E se c’è una partita più in grado di altre di provocare il caos, è questa.

Foto: FIDE / Stev Bonhage

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