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Scacchi, Torneo dei Candidati 2022: Ding Liren-Caruana e Nepomniachtchi-Firouzja le sfide più attese del quarto turno
Il Torneo dei Candidati, dopo il primo giorno di riposo, riprende la propria marcia, e lo fa con Fabiano Caruana e Ian Nepomniachtchi che si ripresentano a Madrid da leader a quota 2 punti. L’italoamericano e il russo (che gioca sotto bandiera FIDE) sono però attesi da due confronti che fanno drizzare le antenne agli appassionati. L’uno, infatti, sfida col Nero il cinese Ding Liren, che ha bisogno urgente di rilanciare le proprie speranze di diventare il primo cinese sfidante al titolo mondiale, l’altro gioca con il Bianco contro Alireza Firouzja, il che si spiega praticamente da solo.
Tra Ding Liren e Caruana i precedenti sono favorevoli all’asiatico, che ha vinto 3 partite e ne ha perse 2 con 6 patte a cadenza classica. Con il confronto odierno, i due celebrano vent’anni di partite l’uno contro l’altro: la prima, infatti, si ebbe ai Mondiali Under 10 del 2002. Sono proprio i primissimi precedenti a dare al cinese il vantaggio; c’è la certezza assoluta, inoltre, che ci troveremo a uno qualsiasi dei tanti impianti derivanti dalle aperture con 1. d4, il marchio di fabbrica di Ding Liren. Il quale, con un unico punto in classifica, si troverebbe seriamente danneggiato da un’altra sconfitta: e dire che all’inizio era dato come favorito numero uno.
Fantasia contro giovinezza, Nepomniachtchi contro Firouzja, un russo con bandiera FIDE contro un iraniano diventato francese. Sono molte le storie dietro a questo che è un confronto con tre precedenti, di cui una vittoria a testa e una patta a cadenza normale. L’ultima partita tra i due, al Superbet Classic, ha visto “Nepo” vincitore con il Nero, ma con il Bianco l’ultimo sfidante al trono di Magnus Carlsen può inventarsi letteralmente di tutto a seconda della linea scelta da Firouzja. Vietato, in breve, aspettarsi qualcosa.
C’è però anche un terzo incontro odierno che solletica le fantasie degli scacchisti più o meno pratici di tutto il mondo: Richard Rapport contro Hikaru Nakamura. L’ungherese e l’americano sono a quota 1.5, ma soprattutto a favore del signore del tempo veloce ci sono i precedenti in classico (3 vittorie e 2 patte). Si può senz’altro dire che il magiaro qualche problemino con lo stile del pluricampione USA ce l’abbia. Finora è riuscito a comportarsi bene in questo torneo, ma lo scontro di oggi può realmente dare una svolta su tutti e due i fronti.
Passa quasi in sordina, ma può avere effetti notevoli per importanza, ciò che potrà tentare di fare il polacco Jan-Krzysztof Duda con l’azero Teimour Radjabov. I due, va detto, si “conoscono” poco, nel senso che su due partite classiche se ne sono aggiudicata una a testa. In realtà, andrebbe “scontato” il primo precedente, del 2015, visto che tutti gli altri si sono giocati dal 2019 in avanti, con una maturità scacchistica più elevata da parte di Duda. Il quale, visto il periodo negativo del suo avversario, può davvero sperare in un momento di alta classifica.
Foto: FIDE / Stev Bonhage