Sollevamento Pesi
Sollevamento pesi, Lucrezia Magistris: “In gara replicati i risultati degli allenamenti. Parigi 2024 il traguardo finale”
Lucrezia Magistris è una delle rivelazioni della stagione 2022 di sollevamento pesi; l’atleta ha infatti conquistato una splendida medaglia d’argento nella categoria fino ai -59 kg in occasione dei Campionati Europei di Tirana (Albania), cedendo il passo alla francese Dora Tchakounté di una sola lunghezza.
Un risultato importante per l’azzurra, arrivato nove mesi dopo l’argento agli Europei Under 23 di Rovaniemi (Finlandia), dimostrazione di un grande talento con importanti margini di crescita
Abbiamo intercettato la pesista al rientro della sua impresa in Albania, facendoci raccontare qualcosa in più non solo delle sue sensazioni post gara ma anche sulla sua metodologia di allenamento e sui suoi obiettivi futuri.
Lucrezia, in campo internazionale sei reduce dalla splendida medaglia d’argento conquistata ai Campionati Europei di Tirana. Quali sono le tue sensazioni a freddo?
“La gara è andata bene, sono riuscita a tirare fuori dei pesi che avevo provato in palestra. In genere quando riesci a replicare quanto fatto in allenamento la gara può ritenersi soddisfacente, comunque una delle prime gare internazionali importanti dopo tanto tempo, l’ultima risaliva a settembre 2021, da gennaio lavoravamo per questo evento, c’era una certa aspettativa e sono soddisfatta del risultato soprattutto nello strappo, si poteva fare qualcosa di meglio nello slancio ma le gare sono abbastanza imprevedibili“.
Ti aspettavi di essere così vicina alla francese Tchakounté? Lei è più esperta di te ma ha preso l’oro soltanto per una lunghezza in più…
“Lei ha fatto le Olimpiadi l’anno scorso ed è nell’ambiente già da qualche anno. Non me lo aspettavo in linea generale perché esaminando le starting list io non ero messa così bene, ero quarta o quinta, dunque non ho sottovalutato le avversarie, osservandole le ho trovate tutte molto temibili“.
Prima accennavi al rapporto tra allenamento e gara. Ci sono dei fattori, anche meramente statistici, che portano a decidere quali misure alzare?
“Tu aggiungi un massimale in un certo esercizio, il massimo peso che tu riesci a fare, una volta che lo raggiungi ti setti su questo risultato che hai raggiunto per tutti gli allenamenti successivi. Se io ho fatto 100 di strappo, in allenamento devo arrivare all’80% di questo massimale, poi sono delle stime ma ogni allenamento è a sé; devi cercare per quanto puoi di avvicinarti al massimale e migliorarlo, l’approccio del pesista però su questo piano è molto personale e dipende da molti fattori“.
In gara con chi è la competizione, con gli altri oppure con te stessa?
“È uno sport individuale, ti basi sui tuoi risultati, su quello che hai raggiunto in allenamento da sola: prima è sempre una lotta contro se stessi per migliorare i tuoi risultati, poi devi rapportarti con gli avversari che ti trovi in gara. In gara poi tu reagisci a qualcosa che è esterno alla tua routine e puoi tirare fuori risultati diversi in base agli avversari che hai incontro. Quindi è certamente qualcosa che ha a che fare con te stesso perché sai quello che hai fatto in palestra, sai che puoi migliorare sai quanto puoi fare e poi devi basarti con le persone che hai contro“.
In tal senso, malgrado siano diversissimi, il sollevamento pesi non è dunque così diverso dalla ginnastica artistica, il tuo primo sport. O no?
“In ginnastica ho fatto poca attività agonistica, ero troppo piccolina non mi sono mai posta con l’approccio che ho nel sollevamento pesi. Sono sport individuali, sei lì da sola devi superare te stessa e non hai nessuno con cui puoi condividere ansia, tensione e tutto il resto“.
Hai delle icone, delle figure di riferimento che ammiri nel sollevamento pesi?
“Ci sono delle atlete pesiste molto forti nella mia categoria che prendo come punto di riferimento, anche se non sono molto conosciute, penso ad esempio a un’atleta bravissima del Taipei Kuo Hsing-Chun, poi c’è un’altra pesista molto forte della -64 che stimo tanto e che prendo come modello tecnico, la rumena Loredana Toma“.
Guardando al futuro, quali saranno i prossimi impegni e gli obiettivi in campo internazionale?
“In primis i Giochi del Mediteranno. Per questa gara in particolare l’obiettivo è ripetere o migliorare in base alle condizioni il risultato degli Europei, poi le prossime gare saranno l’Europeo under 23 e poi a novembre ci sono I Campionati Mondiali in Colombia, evento per cui si stanno preparando tutti, sarà incredibile in quanto sarà a tutti gli effetti la prima gara di qualifica olimpica“.
E a proposito di qualifica, se dico Parigi 2024?
“È l’obiettivo finale di tutto questo percorso”.
Foto: FIBS