Taekwondo
Taekwondo, Grand Prix Roma 2022: Italia, la certezza si chiama Simone Alessio. Smiraglia in crescita. Le indicazioni per il futuro
Dopo la conclusione del World Taekwondo Roma Grand Prix 2022, tenutosi dal 3 al 5 giugno in quel del Foro Italico, è tempo di bilanci. Come sono andate le cose in casa Italia e quali sono le indicazioni emerse dalla tre-giorni capitolina che ha visto sul tatami ben 14 azzurri?
La certezza assoluta in questo momento si chiama Simone Alessio (-80 kg): il classe 2000 dal post Olimpiade, quando partì bene salvo poi fermarsi nei quarti di finale, non sbaglia più un colpo. Ha vinto al French Open, al Sofia Open, agli Europei di Manchester di qualche settimana fa e ora anche nella capitale. Al momento è sicuramente uno dei top assoluti della sua categoria, nel mirino ha già messo, seppur in lontananza, i Giochi di Parigi 2024.
In crescita invece è parso il settore femminile. Maristella Smiraglia (+67 kg), dopo il secondo posto allo Sweden Open e l’immediata e inattesa battuta d’arresto agli Europei, è tornata sul podio in un evento che però fa capire ancor di più il valore del suo buon momento, Sarah (-49 kg) e Giada Al Alhwani (-57 kg), entrambe arrivate ai quarti di finale dei loro tornei, hanno definito al meglio la loro volontà di crescere arrivare al livello superiore con un percorso fatto di coraggio e voglia di migliorarsi.
“Capitolo” Roberto Botta (+80 kg) e Vito Dell’Aquila (-58 kg). Il capitano combatte in una categoria di peso oggettivamente complicata dove veramente tutti, dalla testa di serie n°1 alla testa di serie n° 32, possono dire la loro, all’interno di uno scenario, in quanto a stile di combattimento, non facile da interpretare e dove le gerarchie, appunto, sono molto mobili di torneo in torneo, quindi l’esclusione agli ottavi di finale deve far riflettere, ma non preoccupare.
Del campione olimpico di Tokyo, differentemente, si conosce il valore assoluto e totale all’interno della sua categoria. Voleva essere al Grand Prix di Roma con tutto sé stesso, al netto di un infortunio (problema a un legamento, con prognosi indicata in circa un mese di stop) che lo ha chiaramente limitato e ha contribuito a escluderlo dalla partita anzitempo. Il ranking non preoccupa e presto la condizione ideale potrebbe tornare, magari in coincidenza dei Grand Prix di Parigi e Manchester del post estate.
Infine, chi in questa kermesse ha fatto vedere, pur non facendo tantissima strada, di poter presto inserirsi nei “meccanismi internazionali” dei -58 kg e dei -80 kg stimolando una sana concorrenza proprio con Vito Dell’Aquila e Simone Alessio, ossia Andrea Conti e Antonio Gerrone. I sorteggi sfortunati a cui sono andati incontro nei rispettivi primi turni, per Conti il coreano Jang Jun e per Gerrone il croato Toni Kanaet, non devono minare le valutazioni sui due azzurri che hanno dimostrato, interpretando il nuovo sistema di punteggio, di poter riempire bene il tatami acquisendo nei prossimi anni ulteriore esperienza.
Foto: FITA