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Tennis, Santopadre: “Matteo Berrettini è migliorato di rovescio grazie alla sinistra! Non ci poniamo limiti”
Matteo Berrettini è tornato e l’ha fatto alla grande. Il romano, attuale n.10 del mondo, veniva da tre mesi di lontananza dai campi di gioco: l’infortunio alla mano destra e l’operazione annessa l’hanno costretto a stare a guardare, saltando tornei a cui teneva particolarmente come Roma e Parigi.
Il peggio, però, sembra alle spalle e, tornato a giocare sull’erba, l’azzurro è andato subito a segno, vincendo il sesto titolo in carriera e il terzo su questa superficie a Stoccarda (Germania), replicando la vittoria che ottenne nel 2019. Un risultato prestigioso in una Finale contro Andy Murray, ex n.1 del mondo e due volte vincitore a Wimbledon.
Ecco che Matteo, con il vento in poppa, ha preso il via con una certa fiducia anche nel torneo del Queen’s, vinto nel suo fantastico 2021. A raccontarci le sensazioni vissute dal giocatore e anche personali è stato Vincenzo Santapodre, tecnico del classe ’96 del Bel Paese, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione.
Santopadre, anzitutto complimenti per il lavoro svolto e il successo di Stoccarda. Che sensazioni ha in vista del futuro?
“Le sensazioni sono molto positive, Matteo ha recuperato perfettamente dal suo problema alla mano destra. Grandi meriti vanno a lui, non è stato assolutamente semplice perché dal 12 aprile, giorno nel quale ha tolto i punti, ha fatto un lavoro eccezionale, coadiuvato dai medici e dal mental coach, altrettanto straordinari nella loro opera di supporto“.
Che cosa rappresenta il successo di Stoccarda? Un nuovo inizio?
“Indubbiamente, ma non era affatto previsto. Sinceramente non ci aspettavamo di veder vincere Berrettini per quanto è accaduto, anche perché la sua condizione non è ancora al top. Questo ci dà grande fiducia pensando ai prossimi obiettivi perché il suo rendimento non può che salire“.
Dunque si punta alla vittoria del Queen’s e poi a Wimbledon?
“Non vogliamo porci limiti come abbiamo sempre detto e poi Matteo ci ha abituato decisamente bene. Si sente molto in fiducia sull’erba e questo sicuramente può aiutarlo nell’affrontare i match con la convinzione di potercela fare, confortato poi da quanto è accaduto in Germania“.
Parlando di aspetti di gioco, servizio e dritto come al solito sono devastanti, ma si è notato anche con il rovescio una resa migliore. Come ce lo può spiegare, considerando quanto è accaduto con l’infortunio?
“Confermo i suoi miglioramenti sul lato sinistro del campo e penso sia merito degli allenamenti che abbiamo fatto con la mano sinistra mentre era infortunato, ma per quanto mi riguarda può ancora crescere. In più sull’erba può mettere in atto delle variazioni tali da creare problemi all’avversario. Un discorso simile riguarda anche il servizio perché con lo slice sta raccogliendo non poco“.
Armi in più anche per tornei su altre superficie?
“Credo di sì perché acquisendo più sicurezza con questi colpi può impensierire l’avversario ed essere più imprevedibile di quanto sia ora“.
Potremmo definirlo un Berrettini 2.0, ma che cosa ne pensa del fatto che a Wimbledon non vengano assegnati punti. Matteo si è già pronunciato e lei?
“Sinceramente sono in linea con lui. E’ frutto di una situazione particolare, ma credo che l’iter non sia stato dei migliori perché sarebbe stato opportuno avvisare di questa eventualità anche perché vedersi privati di tanti punti in classifica non è un danno di poco conto“.
Foto: LaPresse