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Tour de France 2022, i capitani di tutte le squadre: Pogacar leader indiscusso, INEOS con diverse frecce al proprio arco

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Il Tour de France 2022 inizierà tra appena tre giorni. Quest’anno il grande giro transalpino offrirà un tracciato pieno di frazioni impegnative tra ponti di 18 km, pavè e tantissimi arrivi in salita. Tanti, inoltre, saranno i grossi calibri che si presenteranno al via della cronometro inaugurale di Copenhagen. Di seguito andiamo a scoprire i capitani di tutte le formazioni che prenderanno parte all’ormai imminente Tour de France: 

UAE EMIRATES: Basta guardare l’albo d’oro per sapere chi guiderà il team emiratino in questo Tour. Tadej Pogacar è il favorito numero uno per una vittoria che lo porterebbe a completare una tripletta storica. La squadra è molto solida e i gregari non mancheranno

JUMBO-VISMA: Sulla carta il capitano è ovviamente Primoz Roglic. Anche in questo caso il palmares parla da solo, ma per lui c’è ancora uno 0 sotto la casella dei Tour de France portati a casa. Il numero 2 Jonas Vingegaard è arrivato secondo lo scorso anno e al Delfinato è sembrato andare più forte dello sloveno. Sarà la strada a decidere il destino dei gialloneri. La certezza si chiama invece Wout Van Aert, che vedremo nelle sue solite tante vesti, da quella di velocista a quella di attaccante, passando per centinaia di km da gregario.

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INEOS GRENADIERS: Formazione completa e dal livello medio altissimo. I capitani sono due: Geraint Thomas e Dani Martinez. Contando anche Adam Yates si arriva a tre ma il britannico non sembra sullo stesso livello. Filippo Ganna cercherà la prima Maglia Gialla a cronometro e Thomas Pidcock andrà a caccia di successi.

AG2R-CITROEN: Un nome meno altisonante dei precedenti ma non meno ambizioso. Stiamo parlando dell’australiano Ben O’Connor, quarto lo scorso anno ed autore sinora di uno splendido 2022. Tanti i buoni scalatori nel team francese che potranno sostenere le sue mire di classifica.

BORA – HANSGROHE: Un altro degli uomini più attesi della Grande Boucle: Aleksandr Vlasov. Il russo è finalmente esploso in questo 2022 con il passaggio alla formazione tedesca. Il covid è passato e c’è da sperare che non abbia lasciato straschichi.

QUICK-STEP ALPHAVINYL: Prima squadra che analizziamo che non ha un vero uomo per la classifica. Lasciati a casa Alaphilippe e Cavendish, la formazione girerà intorno a Fabio Jakobsen, uno dei migliori velocisti al mondo. La qualità media degli otto è molto alta, potendo contare su Kasper Asgreen, Andrea Bagioli e Mattia Cattaneo.

MOVISTAR: Torniamo agli uomini di classifica e agli scalatori con Enric Mas. Lo spagnolo dovrà iniziare a prendere in mano il team, anche in previsione del ritiro di Valverde. Il momento è delicato e i risultati scarseggiano. Il talento non gli manca, vedremo se avrà anche coraggio e gamba.

COFIDIS: Il capitano qui è lo stesso del Giro d’Italia: quel Guillaume Martin che tanto ha divertito sulle strade italiane. “Il filosofo” è un attaccante nato, uno che le studia tutte per guadagnare anche pochi secondi, per provare a fare la differenza sui diretti rivali. Bryan Coquard sarà l’uomo per le volate.

BAHRAIN – VICTORIOUS: Lui invece al Giro non c’era e la sua assenza ha fatto tanto discutere. Parliamo ovviamente di Damiano Caruso, chiamato a rispondere alle grandissime aspettative che il pubblico italiano ripone in lui. Jack Haig sarà il suo braccio destro mentre Matej Mohoric andrà a caccia di tappe.

GROUPAMA – FDJ: David Gaudu o Thibaut Pinot? Il secondo è sicuramente più rodato sui giri di tre settimane, ma la condizione è ballerina e i suoi giorni migliori sembrano ormai alle spalle. Quest’anno è tornato a vincere ma sempre dopo essere uscito di classifica. Gaudu al contrario è decisamente in rampa di lancio e potrebbe essere chiamato all’esame più importante sinora.

ALPECIN-DECEUNINCK: C’è davvero bisogno di dirlo? Il capitano sarà ovviamente Mathieu Van der Poel. Il fenomeno neerlandese ha detto che non gli interessa la Maglia Verde, ma partirà comunque tra i grandi favoriti in tantissime frazioni. Attenzione a VdP nella tappa del pavè.

DSM: Romain Bardet ci riprova. Due podi al Tour per lui e un ritiro sfortunato al Giro di quest’anno dove sembrava tra i più forti. Non corre proprio dalla Corsa Rosa e la condizione è da verificare, ma lui ci proverà di sicuro.

INTERMARCHÈ WANTY GOBERT: Tutti per Alexander Kristoff. Il team belga finora è stato protagonista di un 2022 da sogno e proveranno a non svegliarsi anche sul palcoscenico più importante. Nomi interessanti come Taco Van der Hoorn e Sven Erik Bystroem, ma il faro sarà l’esperto norvegese.

ASTANA QAZAQSTAN: Squadra molto equilibrata e senza una vera punta. Il più accreditato per svolgere un ruolo da capitano, almeno in determinate frazioni è il kazako Alexey Lutsenko. Grande attesa per la prestazione di Moscon sulle pietre, sperando che la condizione lo assista.

EF Education-EasyPost: Passano gli anni ma lui c’è sempre. Rigoberto Uran non ha intenzione di mollare e ha detto che punterà forte su una top5. Squadra molto interessante con Alberto Bettiol, Neilson Powless e Stefan Bissegger che potrebbero andare a caccia su tanti territori diversi.

ARKEA SAMSIC: Il capitano sarà Nairo Quintana, al suo nono Tour de France. Tre podi per lui alla Grande Boucle, l’ultimo ormai sei stagioni fa. Il colombiano ha mantenuto la classe anche se la gamba non è quella di un tempo. Ci potrà regalare qualche lampo.

LOTTO SOUDAL: Altra squadra senza uomo di classifica ma con un velocista da primi della classe. Caleb Ewan ha detto che il suo obiettivo è quello di aggiudicarsi almeno una tappa. Il percorso è piuttosto duro per i velocisti, ma l’australiano avrà diverse occasioni per andare a segno, finchè rimarrà in corsa.

TREK – SEGAFREDO: Altra formazione senza un vero e proprio capitano. Mads Pedersen sarà il punto di riferimento per le volate e per quelle tappe con profili da piccola classica. Giulio Ciccone e Quinn Simmons sono due attaccanti nati, mentre Bauke Mollema potrebbe tentare di fare classifica.

TotalEnergies: Nonostante il terzo stop per Covid19, il capitano sarà Peter Sagan. Lo slovacco è tornato ad alzare le braccia al Giro di Svizzera ed è pronto per dare battaglia ai migliori al mondo, per dimostrare che ha ancora qualcosa da dare al grande ciclismo. Attenzione anche ad Anthony Turgis.

ISRAEL PREMIER TECH: Strano vedere una formazione con Chris Froome al Tour de France e dover nominare un altro corridore come capitano. Il ruolo sarà probabilmente svolto da Jakob Fuglsang o, in situazioni di emergenza, da Michael Woods. I compiti del britannico dipenderanno dalla sua condizione.

BIKE EXCHANGE JAYCO: Michael Matthews deve provare a dare risposte al suo team. L’australiano ha perso un po’ della sua brillantezza nelle ultime stagioni, ma questo non ha dissuaso la squadra dal portarlo come leader. La concorrenza per le vittorie di tappa è tanta, ma Matthews proverà a giocarsi le sue carte.

B&B HOTELS-KTM: Formazione di caratura forse un po’ inferiore che avrà tanti attaccanti ma nessun vero capitano. I corridori più attesi saranno Pierre Rolland, Franck Bonnamour e Luca Mozzato.

Foto: Lapresse

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