Ciclismo
Tour de France 2022, Filippo Ganna a caccia della Maglia Gialla: “Dura rinunciare al cibo, le cronometro si vincono con la testa”
Siamo arrivati alla vigilia della Grand Depart del Tour de France 2022. La corsa più attesa dell’anno prenderà il via da Copenhagen e rimarrà in terra danese per tre giorni prima di spostarsi in Francia. A decidere la prima Maglia Gialla ci penserà una cronometro di 13 km interamente all’interno della capitale.
Inevitabilmente dunque, tra i grandissimi favoriti per il primo successo ed il primo simbolo della leadership, c’è il nostro Filippo Ganna. Il due volte Campione del Mondo a cronometro ha parlato di questo importante appuntamento al Corriere dello Sport: “Sto iniziando ad abituarmi alle gare così importanti. Non penserò a quant’è grande il Tour, a quanto sia pregiata quella maglia e a quanta gente ci sarà a bordo strada. Voglio interpretarla come una gara qualsiasi, spesso la chiave è la semplicità”.
Inevitabile, purtroppo, un passaggio sul Covid, che potrebbe rivelarsi per molti il più temibile degli avversari: “Il virus è così imprevedibile da farti sentire impotente. Ad un certo punto sembrava impossibile raggiungere Copenhagen. Mi dispiace per i tifosi, ma devo tenere la mascherina e rispettare le distanze. Speriamo di uscire indenni anche dai prossimi tamponi”.
Molto interessante quello che ha raccontato riguardo la sua preparazione: “Isolarsi a 2800 m, al Rifugio Maroli sopra Mucugnaga è stata una sfida mentalmente impegnativa. Anche rinunciare al cibo mi pesa molto, ma devo seguire una dieta ben precisa. Ormai lo sanno tutti, adoro la Nutella e le caramelle gommose, ma in questo momento proprio non posso permettermele”.
La grande determinazione di Ganna si rivela infine quando gli viene chiesto se ha già iniziato ad assaporare la possibilità di prendere la Maglia Gialla: “Sono troppo concentrato sull’avvicinamento e sulle rifiniture da concordare col mio allenatore per pensarci davvero. Le cronometro si vincono soprattutto con la testa, non basta pedalare”
Foto: LaPresse
