Ciclismo
Tour de France 2022, le tappe chiave e dove si deciderà la corsa. Occhio al pavé della Roubaix…
Copenaghen è pronta a tingersi di giallo. Da venerdì 1 luglio prenderà il via dalla capitale danese l’edizione numero 109 del Tour de France, per scoprire se Tadej Pogacar riuscirà nella tripletta personale o se il connazionale Primoz Roglic, o qualunque altro avversario, riuscirà a mettergli i bastoni tra le ruote. Ma quali possono essere le tappe crocevia di questa Grande Boucle? Scopriamolo assieme.
Già la prima cronometro di Copenhagen può provocare qualche scossone tra gli uomini di classifica. Non è lunghissima, parliamo di 13,2 chilometri, ma è completamente piatta e dunque adatta agli specialisti. Gli uomini di classifica che non sono ipercompetitivi nelle prove contro il tempo potrebbero perdere anche un minuto iniziando il loro Tour in svantaggio. Ma a dare scompiglio sarà sicuro la Lille-Arenberg Porte du Hainaut, la tappa del pavé per arrivare fino ad Arenberg: le pietre saranno un crocevia immediatamente importante.
Il primo arrivo in salita è sito alla settima tappa, con la Planche des Belles Filles in versione ‘super’, rifacendosi il look con un ultimo tratto in sterrato e punte oltre il 20%: in questa giornata capiremo probabilmente chi non potrà vincere il Tour. Qualche giorno di riposo e arrivano le Alpi: undicesima tappa con Col du Telegraph, Col du Galibier e arrico sul Col du Granon Serre Chevalier, assai duro, giorno dopo con Galibier, Croix de Fer e celeberrima Alpe d’Huez.
Tour de France 2022, il percorso e le 21 tappe: le stellette di difficoltà
La terza settimana offre le sue difficoltà: la Saint Gaudens-Peyragudes è breve ma con quattro GPM in fila, mentre il giorno dopo (21 luglio) c’è l’arrivo di Hautacam, ultimo arrivo in ascesa. Ci aspettiamo attacchi su questi terreni prima della cronometro da Lacapelle Marival a Rocamadour, che arride agli specialisti con i suoi 40,7 chilometri. Ma si sa, in una crono a fine di un Grande Giro molte volte contano più le forze residue che le capacità vere e proprie.
Foto: LaPresse