Ciclismo

Tour de France 2022, Rigoberto Uran punta alla top5 con l’esperienza in una stagione in cui si è visto ben poco

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Il Tour de France 2022 sta per aprire i battenti. Partirà da Copenhagen, in Danimarca, la lotta alla maglia gialla, con il dominatore delle ultime due edizioni Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che incrocerà le armi con il connazionale Primoz Roglic in quella che sembra la sfida principale di questa Grande Boucle. Tra chi, poco più dietro, aspira ad un posto al sole c’è Rigoberto Uran.

Il colombiano della EF Education Easypost è sempre stato un corridore assai regolare, togliendosi tante soddisfazioni in carriera ma mancando forse quella vittoria di prestigio che avrebbe impreziosito il suo percorso. Due volte secondo al Giro d’Italia, nel 2013 e nel 2014, piazza d’onore in Francia nel 2017 a nemmeno un minuto da Chris Froome, in quegli anni vero e proprio cannibale. Ma gli anni, ormai trentacinque, avanzano inesorabilmente e, nonostante rimanga ancora competitivo, le capacità di fondo si esauriscono: lo scorso anno fu a cinque giorni da risalire sul podio, ma in due tappe (compresa la cotta a Luz Ardiden) gli furono fatali, accontentandosi del decimo posto.

Si aggiunge al conto anche un 2022 per nulla fortunato al momento. Nelle prime corse dell’anno si era abbastanza nascosto, poi al Giro di Romandia una caduta lo ha costretto ad un importante stop per una frattura non dislocata della scapola. Per sua fortuna non è arrivata l’operazione, che avrebbe allungato i tempi di recupero, ma il tempo lontano dalla bicicletta potrebbe pesare alla lunga: nelle gambe ha solo il Giro di Svizzera, nemmeno finito a causa della positività al Covid.

Startlist Tour de France 2022: l’elenco dei partecipanti. Roglic e Pogacar le stelle, presenti Ganna e Caruso

Il Tour de France sarà dunque il primo grande appuntamento per Rigoberto Uran. Non arriva sicuramente in Danimarca con i favori del pronostico, questo è indubbio, ma sulle spalle ha ormai tanti Grandi Giri e sa che cosa vuol dire saper dosare le energie, in funzione di puntare magari ad un piazzamento nei primi cinque posti, che lo scorso anno sembrava davvero a portata di mano.

Foto: LaPresse

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