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Volley, Nations League: i numeri della prima tappa delle azzurre. Nwakalor miglior marcatrice, bisogna crescere in ricezione

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La Nazionale Italiana femminile di Volley ha chiuso la prima tappa della Volleyball Nations League con 2 vittorie ed altrettante sconfitte. La squadra di Mazzanti, privata di alcune delle individualità più importanti come Paola Egonu, Alessia Orro e Miriam Sylla, ha ceduto a nazionali forti come Turchia e Cina, riscattandosi poi con Belgio e Paesi Bassi.

Andando ad analizzare i numeri di questi primi quattro match troviamo dei dati piuttosto interessanti, riuscendo a tracciare delle piccole tendenze, nonostante i diversi valori di squadra affrontati in questo primo appuntamento in Turchia.

Partendo dalle individualità, non si può che iniziare da Sylvia Nwakalor. L’opposta del Bisonte Firenze è stata la miglior marcatrice, non solo delle azzurre, ma dell’intera pool sinora. 80 punti in quattro match per lei, con il picco dei 29 nel match contro il Belgio in cui è stata semplicemente inarrestabile.

Ottime risposte anche da parte di Alice Degradi, una che dopo la straordinaria stagione a Cuneo ci aspettavamo ad alti livelli anche con la maglia azzurra. Dopo una prestazione un po’ sottotono con le padrone di casa e la panchina contro i Belgio, la 26enne di Pavia ha offerto una buonissima prestazione contro i Paesi Bassi prima dell’esplosione da 21 punti contro la Cina.

Molto ampia la rotazione delle centrali, ruolo in cui si sono alternate Cristina Chirichella, Sara Bonifacio, Marina Lubian ed Alessia Mazzaro. Come squadra le azzurre non sono state tra le più efficaci in attacco dal centro della rete, ma bisogna sottolineare una buona prestazione di Bonifacio contro la Cina, così come di Mazzaro contro i Paesi Bassi. Lubian si è dimostrata tra le più efficaci al servizio, mentre Chirichella ha forse dato meno di quello che è il suo solito solidissimo apporto.

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Sul fronte collettivo spiccano delle percentuali di ricezione decisamente sotto quello che ci si poteva attendere. Sappiamo che le percentuali non dicono tutto sull’effettiva qualità di un fondamentale così sfaccettato come la ricezione ma, fatta eccezione per la solita straordinaria Monica De Gennaro nel match contro la Cina, nessuna delle azzurre è mai andata sopra il 35% di efficienza nei quattro incontri disputati.

Nonostante una Ofelia Malinov sempre attenta e positiva, una ricezione così sotto gli standard si è inevitabilmente fatta sentire nell’efficacia del nostro attacco in fase di cambio palla. Percentuali piuttosto basse anche in questo fondamentale, spostate soprattutto dai tanti, troppi errori e dai tantissimi muri presi, soprattutto nell’ultimo incontro.

Nel complesso quindi questa sorta di Nazionale sperimentale ha fatto quanto ci si aspettava, vincendo contro due team alla portata e cedendo contro squadre al momento più forti. Se con la Turchia l’Italia è stata sostanzialmente dominata, il match contro la Cina ha raccontato invece di una nazionale molto più attenta, più precisa e pronta ad affrontare qualsiasi avversario. Si tornerà in campo il 15 giugno, con il secondo pool di questa VNL, ospitato dalla città di Brasilia. Ci saranno da affrontare, nell’ordine, Serbia, Rep. Dominicana, Germania e poi le padrone di casa del Brasile, unico match che potrebbe vederci veramente in difficoltà.

Foto: FIVB

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