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WTA Birmingham 2022: Camila Giorgi rimonta su Lauren Davis e va ai quarti

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Camila Giorgi si qualifica per i quarti di finale del torneo WTA 250 di Birmingham. L’azzurra riesce a venire a capo delle complessità dell’americana Lauren Davis, battuta con il punteggio di 3-6 7-5 6-2 in due ore e 24 minuti. Per lei ora l’appuntamento è contro una tra la brasiliana Beatriz Haddad Maia, che sta giocando molto bene, e la polacca Magdalena Frech.

La prima a muovere il punteggio è Davis, un po’ per meriti suoi (sullo 0-30 è spettacolare il punto che vince), un po’ per demeriti di Giorgi (doppio fallo sullo 0-40). La replica della marchigiana è abbastanza puntuale, dopo il sesto, lottato game, in cui le è necessaria una palla break per rientrare, dopo averne peraltro annullate due nel quinto. Di lì, però, arriva un netto calo anche dovuto alla variabilità del gioco di Davis, che manda in confusione l’italiana e provoca il 3-6.

Giorgi reagisce bene ad inizio secondo parziale, trovando il break ai vantaggi nel game d’apertura. Tutto sembra procedere tranquillamente, ma, all’improvviso, l’italiana spegne la luce, gioca un pessimo sesto gioco e si ritrova raggiunta in un amen, perdendo la battuta a zero. Altro periodo di relativa quiescenza in termini di brividi, poi le cose si riaccendono nell’11° game, quando Giorgi si ritrova avanti 0-40; le basta la seconda palla break per concretizzare e, pochi minuti dopo, archiviare il 7-5 nei confronti dell’americana.

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Con l’approdo al set decisivo diventa più largo il divario tra le due giocatrici, con quella dello Stivale che si prende subito il vantaggio, lo difende da quattro palle del controbreak a favore di Davis nel secondo game e poi lo conserva con una certa tranquillità, al netto di alcuni doppi falli che ogni tanto la mettono in pericolo. Per Giorgi il discorso quarti di finale diventa sempre più vicino, fino a concretizzarsi nel 6-2 dopo quasi due ore e mezza.

L’azzurra riesce a prevalere pur avendo commesso 13 doppi falli nel match, a fronte di un unico ace (12-9 per Davis). Al netto di tutto, andrà però risolto un chiaro problema di prima di servizio emerso oggi, visto che l’ha messa in campo appena nel 44.2% dei casi.

Foto: LaPresse

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