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Atletica, Andrea Dallavalle si ferma a 6 centimetri dal bronzo ai Mondiali. Ihemeje 5°, Pichardo vince con 17.95
Andrea Dallavalle si è fermato ad appena sei centimetri dalla medaglia di bronzo ai Mondiali 2022 di atletica leggera. L’azzurro ha concluso al quarto posto la finale di salto triplo andata in scena sulla pedana di Eugene (Oregon, USA), a un soffio dal podio iridato che sembrava essere alla portata dell’emiliano. Un’altra medaglia di legno per l’Italia dopo quelle di Sara Fantini (lancio del martello) e Gianmarco Tamberi (salto in alto), il bottino tricolore rimane così fermo al bronzo di Elena Vallortigara (salto in alto) in attesa di Massimo Stano nella 35 km di marcia.
Andrea Dallavalle si era presentato all’appuntamento con la terza misura stagionale tra gli iscritti, ovvero il 17.28 saltato un mese fa ai Campionati Italiani di Rieti (vanta un personale di 17.35). Il 22enne, finalista ai Giochi di Tokyo 2020, ha piazzato subito un ottimo 17.25, facendo capire di poter battagliare per il risultato di lusso. L’allievo di Ennio Buttò si è però trovato sulla sua strada il quotato cinese Yaming Zhu (argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020), che ha stampato un 17.31 al secondo assalto e si è così messo al collo la medaglia di bronzo. Il nostro portacolori non riesce a fare festa, ma ha chiaramente dimostrato che ha davanti a sè un futuro radioso: spinto da un grande talento, dalla giovane età e da ottimi mezzi tecnici potrà togliersi delle soddisfazioni importanti.
A vincere la gara è stato il portoghese Pedro Pichardo. Il Campione Olimpico ha tuonato un perentorio 17.95 metri (miglior prestazione mondiale stagionale) in apertura della gara e ha poi anche sognato di sfondare l’iconico muro dei 18 metri, ma il lusitano si è spento progressivamente nel corso della serata. L’argento finisce al collo del burkinabé Hugues Fabrice Zango: 17.55 per il primatista mondiale al coperto, che migliora il bronzo a cinque cerchi della scorsa estate.
Bellissima gara anche dell’altro azzurro Emmanuel Ihemeje, eccellente quinto grazie ai 17.17 metri saltati all’ultimo tentativo (ha usufruito di un vento oltre il limite di 2,6 m/s, dunque non può essere annoverato come suo personale, che resta di 17.14). Alle spalle degli azzurri si sono piazzati lo statunitense Donald Scott (17.14) e il brasiliano Almir Dos Santos (16.87).
Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL